Nel mondo delle auto, l’estetica è spesso un argomento di intensa discussione. Alcune vetture catturano lo sguardo con una grazia senza tempo, mentre altre fanno la loro dichiarazione con una personalità più audace e discutibile. L’Alfa Romeo GTV del 1995 è indubbiamente una di queste: una macchina che non si adagia sul trono dell’armonia compositiva, ma si erge sulla scena con una personalità forte, che spacca gli animi.
Pininfarina, il rinomato carrozziere torinese, ha creato molte delle auto più belle della storia, ma con la GTV sembra essersi spinto oltre i confini dell’ordine estetico. Tuttavia, ciò che le manca in perfezione compositiva, lo compensa con un carico di carattere espressivo difficile da ignorare. È un’auto che non chiede scusa per il suo aspetto e, in un mondo di modelli omologati e piatti, questa è una qualità che merita rispetto.
L’elemento più dibattuto è senza dubbio lo specchio di coda. Per questa parte della carrozzeria è stata fatta una scelta pesante e forse un po’ goffa, ma allo stesso tempo marcatamente identitaria. Una sorta di segno di nascita distintivo, un tatuaggio indelebile sulla pelle della GTV. L’articolazione del retro non incontra il gradimento di molti, ma è impossibile dimenticarla.
Il quadro cambia quando ci si sposta sul profilo laterale e sulla vista frontale. Qui, Pininfarina ha dimostrato la sua abilità nella creazione di linee che sfidano il tempo. La GTV è un’auto inconfondibile, grazie all’instancabile Enrico Fumia, che ha impresso uno spiccato carattere distintivo, lontano anni luce dall’anonimato.
Il nome “GTV” è l’acronimo di “Gran Turismo Veloce“, una tradizione che richiama alla mente il lusso e la potenza delle auto prestazionali italiane. Questa coupé è stata prodotta dal 1995 al 2004 ed ha portato con sé un carico di innovazione. Fu anche l’ispirazione per una versione scoperta a due posti. Poi giunse la ben più gradevole Brera.
A partire dal 2000, la GTV vide la luce nelle linee di produzione di Pininfarina a San Giorgio Canavese. Nel corso degli anni, subì tre restyling che ne hanno aggiornato il look, ma la sua struttura robusta è rimasta invariata, con una rigidità torsionale che ha fatto da riferimento nella sua categoria.
L’abitacolo della GTV è un luogo dove si respira l’atmosfera delle sportive dei tempi romantici. La cura stilistica dei dettagli e un tocco di classe italiana si fondono per creare un ambiente accogliente e coinvolgente.
La gamma propulsiva offre una vasta scelta, dai vivaci motori da 1.8 e 2.0 litri Twin Spark, al graffiante 2.0 litri turbo, fino ai maestosi V6 da 3.0 e 3.2 litri, capaci di erogare una potenza (rispettivamente di 220 e 240 cavalli) he fa battere il cuore di chiunque si metta al volante.
L’Alfa Romeo GTV del 1995 può non può essere annoverata fra le vetture più belle mai create da Pininfarina, ma è sicuramente particolare. È un’auto che guadagna gli sguardi e non si nasconde in mezzo alla folla. Nacque come una dichiarazione audace in un mondo di automobili conformi.
