Recentemente il boss di AMG Tobias Moers ha lasciato il suo incarico per prendere il controllo dell’Aston Martin. Dopo 8 anni alla guida del preparatore ufficiale Mercedes, Moers è ora l’action manager di un’Aston Martin che dovrà fare la sua rivoluzione elettrica come gli altri. Ma cosa si può fare, quando le perdite sono state numerose negli ultimi anni e le piattaforme elettriche sono care?
Prima di partire, Tobias Moers è riuscito a convincere il grande capo di Daimler, Ola Källenius, a spingere un po’ oltre le partnership con l’Aston Martin. E questo dovrebbe dare i suoi frutti visto che ora è in contatto diretto con Philipp Schiemer, il nuovo capo di AMG.
Quattro nuove elettriche vedranno così la luce negli anni a venire all’Aston Martin. La prima sostituirà la Vanquish nel 2025, che beneficerà della piattaforma della futura AMG GT. Poi arriverà una nuova “DB”, sempre in versione elettrica e grazie alla nuova SL. Avvicinandosi alla fine del decennio, l’Aston Martin rilancerebbe la Rapide nell’energia elettrica grazie alla “cugina” tedesca, la futura berlina AMG GT che sarà anche elettrica. Infine, la seconda generazione di DBX diventerebbe elettrica grazie alla futura Mercedes GLE elettrica.
Per Mercedes il guadagno è finanziario poiché il costruttore inglese dovrà pagare per accedere a piattaforme e tecnologie. Ciò consentirà di ammortizzare i costi di sviluppo di queste vetture di fascia molto alta. E per Aston Martin, ciò le farà risparmiare un design interno eccessivamente costoso.
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