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50 anni di Countach

L’auto predecessore di tutte le supercar compie metà secolo.

laborghini

La madre di tutte le supercar. La vettura che aprì le porte ad un nuovo settore, a nuove prestazione, ad un nuovo stile di costruire le auto. Ferruccio Lamborghini è sempre stato dall’inizio un pioniere, ma con la Countach coronò la sua fama e bravura.

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fonte foto Veloce.it


Parola in dialetto piemontese che viene usata come espressione di stupore, “perbacco”, detta in italiano. E infatti è proprio questa la reazione di quando usci quest’auto, ma la stessa reazione ti viene ancora oggi quando la vedi passare.


Rara come una mosca bianca. Costosa come una casa. Potente come… un toro. La vettura montava un V12 da 375 CV, molti per l’epoca, pensando che i sistemi di sicurezza erano pochi. Il tutto su un telaio tubolare sviluppato dall’ingegnere Paolo Stanzani. Questo propulsore gli consentiva di fare uno 0 a 100 in 5,4 secondi. La velocità massima era di 309 km/h, un missile. Questo poi è stato aggiornato e migliorato nel corso degl’anni, aggiungendo sempre più cavalli.

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fonte foto quotidianomotori.com


In un’intervista a Motor1.com, Mitja Borkert, Head of Design di Lamborghini, dice:

“E’ un’opera d’arte che è rimasta sempre attuale. Il suo design ha proporzioni perfette e ha uno stile puro ed essenziale. Il suo tratto distintivo è dato un’unica linea longitudinale che collega visivamente la parte frontale con quella posteriore. È la summa del DNA di tutto il design di Lamborghini, la tradizione del linguaggio stilistico dalle origini ai giorni nostri”.


Questo DNA continua a vivere nelle auto tutt’ora costruite dalla casa portando sempre le linee e le idee di quell’auto avveniristica.

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