Arrivano importanti novità in casa Audi in queste ultime ore. Peter Mertens è stato infatti nominato nuovo capo della ricerca e sviluppo globale di Audi. All’interno della celebre casa automobilistica tedesca, Mertens ritroverà Thomas Müller, con cui il dirigente aveva già lavorato alla Volvo. Quest’ultimo da dicembre assumerà la direzione di elettrica ed elettronica presso la casa automobilistica di Ingolstadt. Si tratta in parole povere dello stesso ruolo che ricopriva in Svezia. L’obiettivo è quello di portare la medesima svolta modulare che ha interessato Volvo nei prossimi anni anche in Audi. Si tratta dunque di una strategia di razionalizzazione allo scopo di garantire un rinnovamento globale del marchio tedesco, basato fondamentalmente sulle nuove piattaforme Spa e Cma.
Audi punta tutto sulla discontinuità dopo i problemi passati
Dopo i problemi derivati dal cosiddetto Dieselgate dunque Audi ha deciso di puntare su un personaggio esterno alla casa di Ingostadt, una figura che possa portare aria nuova nelle stanze dei bottoni del brand controllato dal gruppo Volkswagen. Così come fanno notare gli analisti del settore, da parte di Audi questo può essere considerato come un vero e proprio segnale di discontinuità rispetto al passato, un messaggio che viene lanciato nel settore dell’automotive.

Mertens raccoglie le pesanti eredità di Hackenberg e Knirsch
Peter Mertens raccoglie dunque la pesante eredità di Ulrich Hackenberg che ha lasciato l’incarico dopo dimissioni forzate avvenute nel dicembre del 2015 e il breve periodo in cui questo ruolo nell’azienda tedesca è stato assunto da Stephan Knirsch, altro uomo presente nella casa di Ingolstadt da molto tempo. Dunque questo cambio della guardia tra le altre cose ha pure un valore simbolico abbastanza evidente, una sorta di rottura con il passato, che evidentemente rappresenta un passo importante per la celebre azienda automobilistica tedesca.