Bmw, da lungo tempo sostenitrice della collaborazione tra produttori rivali nella corsa verso le auto a guida autonoma, è in trattativa con almeno altri due colleghi per il loro ingresso nel suo gruppo di guida autonoma e prevede di annunciare nuovi membri nei prossimi tre o quattro mesi. Le aziende che inizialmente hanno cercato di fare da sole stanno realizzando che gli immensi costi di ricerca e le sfide tecnologiche possono essere affrontate meglio insieme e stanno dunque decidendo di collaborare. Lo ha confermato Klaus Froehlich, responsabile dello sviluppo della BMW, in un’intervista al Los Angeles Auto Show della scorsa settimana. La casa tedesca sta attualmente discutendo con due o tre grandi costruttori di automobili sull’adesione al consorzio, ha aggiunto.
“Al momento abbiamo molte richieste”, ha detto Froehlich riferendosi al numero di produttori che manifestano interesse. Nel 2016 BMW ha avviato la propria coalizione autonoma con Mobileye, la società di computer Vision che è stata acquisita da Intel Corp. per circa 15 miliardi di dollari. Fiat Chrysler Automobiles è entrata a far parte del gruppo ad agosto 2017. L’azienda di Monaco di Baviera ha anche aggiunto una serie di fornitori, tra cui Aptiv Plc , Continental AG e Magna International Inc. Il gruppo mira a sviluppare sistemi di guida completamente automatizzati entro il 2021.
Froehlich ha detto che la Cina diventerà il leader mondiale nella guida automatizzata, perché l’approccio statunitense di far testare le singole aziende automobilistiche in diverse città crea un po’ troppa “anarchia”. I regolatori europei sono troppo lenti nell’aggiornare le leggi per adattarsi anche ai primi stadi della tecnologia della guida autonoma e dunque la Cina sembra porsi come leader.