Alcuni dicono che le auto elettriche “non vanno d’accordo” con le temperature estreme, soprattutto quelle basse (molto basse). Per questo Cupra ha reso pubblici i risultati di migliaia di chilometri di test su ghiaccio di quello che sarà il suo primo modello 100% elettrico, la Cupra Born. I test in condizioni di freddo estremo sono fondamentali per garantire il corretto funzionamento dei veicoli plug-in. L’ambiente scelto da Cupra soddisfa (e supera) tutti i requisiti per queste prove: un circuito su un lago ghiacciato di sei chilometri quadrati e temperature che raggiungono i 30 gradi sotto zero.
Gli ingegneri di Cupra hanno testato la risposta della Cupra Born in questo spazio inospitale. Il test di durata consiste nel percorrere 30.000 chilometri giorno e notte. Sul lago ghiacciato è stato testato il funzionamento del Dynamic Chassis Control e le diverse opzioni di fermezza degli ammortizzatori. Il freddo intenso è perfetto anche per controllare l’efficienza della frenata: la Cupra Born viene messa alla prova su piste che combinano superfici di ghiaccio e asfalto in modi diversi, il che significa aderenze diverse
Guidare con una temperatura esterna di -30 gradi è una responsabilità del sistema di climatizzazione. Essendo un’auto elettrica, Cupra Born fornisce il massimo livello di potenza termica sin dall’inizio. La sfida è creare un sistema che sia silenzioso e, allo stesso tempo, efficiente, per ottenere la migliore sensazione di comfort mantenendo il massimo livello di autonomia. Si noti che l’auto può essere dotata di pompa di calore per ottimizzare l’autonomia in condizioni di freddo. Insomma questi test dimostrano che le moderne auto elettriche a cominciare da Cupra Born non temono le temperature polari.
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