Dieselgate Francia: accuse a Peugeot, Citroën, Renault Volkswagen

Tutto nasce nel settembre 2015 col dieselgate Volkswagen: da allora, la rivoluzione delle auto elettriche, l’esplosione delle Tesla e altri scandali emissioni a ripetizione. Ora c’è dieselgate Francia: accuse a Peugeot, Citroën, Renault Volkswagen.

Infatti, dopo Volkswagen e la Renault, è il turno di Peugeot e Citroën (ex PSA, ora Gruppo Stellantis, con ex FCA) a essere soggette a indagini. Le autorità transalpine indagano su un presunto coinvolgimento nel dieselgate. Non ci sono sentenze, siamo ancora agli esordi.

Ma cosa dice Stellantis? Nell’ambito dell’inchiesta giudiziaria riguardante diverse Case automobilistiche iniziata nel 2016 e 2017, è stato oggi comunicato che Automobiles Peugeot SA, è stata messa “en examen” (sotto inchiesta) dal Tribunale Giudiziario di Parigi. Perché? Per le accuse di frode ai consumatori in merito alla vendita in Francia di veicoli diesel Euro 5 tra il 2009 e il 2015. 

In sostanza, le Case dicevano che quei mezzi emettevano tot sostanze inquinanti; per l’accusa, invece, il livello di emissioni era superiore.

Cauzioni e garanzie bancarie per il dieselgate

Vediamo gli importi che subito i Costruttori hanno dovuto versare.

• A Renault, stato imposto il versamento di 80 milioni di euro tra cauzioni e garanzie bancarie.
• VW pagherà 70 milioni.
• Per Peugeot, cauzione di 10 milioni di euro, di cui 8 milioni per potenziali sanzioni e danni e 2 milioni a garanzia della rappresentanza della società in tribunale. Più una fideiussione bancaria di 30 milioni di euro dedicata al potenziale risarcimento dei danni.
• Per Citroën, cauzione di 8 milioni di euro, fideiussione di 25 milioni.

E FCA? Stellantis dice che è stata citata a comparire davanti al Tribunale Giudiziario di Parigi nel mese luglio. 

Le parti indagate avranno pieno accesso al fascicolo dell’indagine. Questo darà loro l’opportunità di difendersi da accuse che non sono ancora state valutate in contraddittorio, sostiene Stellantis.