Ford ha rotto il silenzio delle grandi case automobilistiche degli Stati Uniti per quanto riguarda il divieto di immigrazione parziale imposto dal Presidente Trump, criticando la politica del neo Presidente nella giornata di lunedì.La critica complica ulteriormente il rapporto tra Ford e Trump. Durante la sua campagna, Trump aveva ripetutamente criticato Ford per i suoi investimenti in Messico, ma nelle ultime settimane l’azienda ha ottenuto un elogio dal Presidente per la sua decisione di annullare nuovi investimento in un impianto in Messico ed espandere la propria presenza in Michigan.
L’industria automobilistica ha molto da perdere dalle decisioni di Trump. Il settore è particolarmente vulnerabile alle imposte di confine minacciate di Trump e sarebbe danneggiato da una guerra commerciale degli Stati Uniti con la Cina, ma vi è anche la speranza di una attenuazione delle leggi sul risparmio dei combustibili che in questo momento creano non pochi grattacapi alle società. Il CEO di Ford Mark Fields ha incontrato più volte Trump nei primi giorni della sua presidenza, e il presidente esecutivo Bill Ford ha più volte discusso la strategia di produzione della sua azienda con lui negli ultimi mesi.
Ma Fields e Ford hanno inviato una e-mail ai dipendenti della casa americana Lunedì dove attaccano il divieto della durata di 90 giorni imposto dal presidente, concernente i viaggi degli immigrati provenienti da sette Paesi a maggioranza musulmana.
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“Il rispetto per tutte le persone è un valore fondamentale della Ford Motor Company, e siamo fieri della ricca diversità della nostra azienda qui negli USA e in tutto il mondo. È per questo motivo non possiamo essere d’accordo con questa politica o con qualsiasi altra che vada contro i nostri valori “, hanno detto in questo messaggio i massimi dirigenti della casa americana.