Nonostante sia diventata una priorità costruire auto ecosostenibili non tutte le soluzioni vanno bene. Se i motori elettrici hanno assicurato sostenibilità, potenza, affidabilità e un buon guadagno non è così per i motori a idrogeno. La Mercedes, infatti, non un marchio qualsiasi, ha deciso di abbandonare, almeno per il momento, l’idea di produrre i propulsori con questo gas. Il motivo è che la produzione di questo tipo di motori ha un costo doppio rispetto alla produzione di motori elettrici. I tentativi ci sono stati e le idee non mancavano, c’era in cantiere il progetto di produrre una serie completa di auto a idrogeno con rifornimenti velocissimi, ma il business è business.
Volvo e Daimler Truck la pensano diversamente sulle auto a idrogeno
Un altro di questi tentativi che adesso la tedesca dovrà gioco forza abbandonare è la produzione della GLC F-Cell, costruita in pochi esemplari con la collaborazione di Nissan e Ford, mai apparsa in pubblico se non per piccole dimostrazioni. Anche altre case automobilistiche hanno preso la decisione di fermare la produzione di veicoli a idrogeno per lo stesso motivo, vedi Volkswagen e Honda, ma alcune continuano speranzose come BMW, Hyundai e Toyota. C’è poi chi la pensa alla grande, è il caso della Volvo e della Daimler Truck, che pensano che i motori a idrogeno possano andare bene persino per veicoli più grandi, camion e affini.
Questi due grandi marchi sono in stretta collaborazione perché credono fermamente che l’idrogeno sia una grande soluzione anti inquinamento. Entro il 2029 hanno deciso di mettere a punto sistemi a celle a combustibile da applicare sui veicoli pesanti, per dare un deciso cambio di rotta su mezzi importantissimi per il commercio mondiale, se consideriamo che ancora la stragrande maggioranza di merci viaggio su gomma. Sarà questo un grande obiettivo, un progetto che ormai non rappresenta più fantascienza o utopia ma poggia le basi su solide realtà.
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