Diventa sempre più chiaro e definito il percorso futuro di Lamborghini. Dopo il lancio del suo primo SUV, l’innovativo Lamborghini Urus, la casa italiana guarda avanti e conferma di voler puntare, sempre di più, sull’ibrido, destinato a diventare parte integrante di tutta la gamma nel corso dei prossimi anni.
Come confermato in queste ore da Stefano Domenicali, amministratore delegato di Lamborghini, nel corso di un’intervista ad Automotive News, infatti, la prima ibrida plug-in del marchio arriverà nel 2021. Alla base del progetto ci sarà un motore elettrico a batteria che sarà collegato ad un tradizionale dodici cilindri benzina. Ad introdurre l’ibrido nella gamma di Lamborghini sarà l’erede dell’attuale Aventador, un modello destinato a giocare un ruolo chiave per il futuro del marchio.
Anche l’erede dell’attuale Huracan potrà contare su di un sistema ibrido con un motore elettrico affiancato ad un propulsore benzina a dieci cilindri. Naturalmente, l’ibrido sarà protagonista anche della gamma dell’Urus. Il nuovo SUV della casa italiana potrà contare su di una versione evoluta dell’attuale V8 biturbo da 650 CV che sarà collegato ad un motore elettrico per contenere le emissioni ed i consumi e massimizzare le prestazioni.
Domenicali ha confermato che Lamborghini sta lavorando duramente per “combinare alte prestazioni con lo spazio interno ed il confort” con un design altamente efficiente dal punto di vista aerodinamico. L’ad di Lamborghini ha aperto le porte ad un possibile ritorno di una Gran Turismo 2+2, vera e propria erede spirituale della Espada che potrebbe arrivare sul mercato dopo il 2025. Questo progetto potrebbe essere il primo modello elettrico di Lamborghini.
Le prime informazioni dettagliate in merito ai nuovi modelli ibridi che andranno ad arricchire la gamma Lamborghini, affiancandosi alle versioni termiche, arriveranno, di certo, nel corso dei prossimi mesi in vista di un debutto fissato tra poco più di due anni.