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Noleggio lungo termine

Noleggio lungo termine in calo nel trimestre 2022

Nel primo trimestre 2022, il noleggio a lungo termine Passenger Cars ha registrato una flessione del 9%, con un volume di 61.791 nuove targhe, oltre 6.000 unità in meno rispetto al periodo gennaio-marzo 2021. La quota di mercato è però cresciuta al 18,2% rispetto al 17,1% del 2021. Lo dice Salvatore Saladino, Country Manager di Dataforce Italia.

Secondo cui Governo ha ritenuto che l’auto aziendale e soprattutto il noleggio non avessero bisogno di supporto. Se i privati e il leasing a privati potranno accedere a qualche “gettone”, tutto il comparto dell’auto aziendale continuerà a non poter detrarre l’IVA come le regole europee imporrebbero e rimarrà ad aspettare una revisione della fiscalità che ormai sembra solo un miraggio.

Peccato, perché il noleggio lungo è uno strumento prezioso per la transizione elettrica e la decarbonizzazione.

Noleggio lungo termine giù

Per Saladino, potendo finalmente riclassificare i dati del Rent-to-Rent, la previsione di Dataforce per il 2022 è stata aggiornata: ipotizza un volume complessivo del long rent di 270.000 immatricolazioni, con una contrazione dell’1,2% sul 2021. Per le Passenger Cars il NLT dovrebbe targare 220.000 vetture, con una perdita del 3,4%.

Quale la classifica elaborata da Dataforce? Da gennaio a marzo Arval ha immatricolato 11.860 Passenger Cars (-28,13% rispetto allo stesso periodo del 2021), Leasys 9.129 (-34,55%), ALD Automotive 8.189 (+33,98%). Le nuove targhe di LeasePlan sono state 7.985 (+10,95%), quelle di Volkswagen Leasing 6.454 (-10,17%). A seguire, UnipolRental (+77,78%), Alphabet (-12,08%), SIFÀ (+2,05%), Toyota Fleet Mobility (+108,13%).

Il noleggio a lungo termine nel primo trimestre 2022 risente del perdurare della crisi del mercato dell’auto e dunque prosegue il trend negativo evidenziato nel secondo semestre del 2021

Nolo breve, che succede

E il breve? Ossia il nolo per qualche giorno. Come nel 2021 il mercato dei rent-a-car (Rent-to-Rent incluso) si è confermato molto frastagliato anche nel primo trimestre di quest’anno, che ha registrato un passivo pesantissimo, pari a -55,29% (lo ripetiamo: l’iscrizione tardiva del Rent-To-Rent non fa oggi vedere tutti gli autoveicoli immatricolati dal lungo destinati a società di breve quindi la classifica attuale subirà sicuri aggiustamenti nei prossimi mesi).

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