Negli scorsi mesi, c’è stato un calo delle polizze Rc auto. Grazie alla pandemia, gli incidenti sono calati. Minori costi per le compagnie e Rca più basse. Dopo la pandemia di Covid, col crollo dei sinistri, adesso gli incidenti potrebbero salire. Maggiori costi per le compagnie e quindi polizze Rc auto in aumento: possibile scenario
L’amministratore delegato di Unipol, Carlo Cimbri, ha accennato alla necessità di un incremento delle tariffe del assicurazioni Rc auto. Furio Truzzi, presidente di Assoutenti, non ci sta: quelle parole sono vergognose e rappresentano un insulto per tutti gli italiani, dice. Le compagnie di assicurazioni sono quelle che hanno guadagnato più di tutte grazie alla pandemia. In quanto gli assicurati continuavano a pagare le polizze anche se le auto erano ferme a causa dei limiti agli spostamenti, spiega Truzzi. Maggior profitto che si aggiunge all’utile conseguito dalle imprese assicuratrici pari a 10.430 milioni di euro dal 2012 al 2019. Con una redditività di quasi il 9%.
A fronte di tali immensi guadagni avanzare la pretesa di aumentare le tariffe Rc auto, che sono diminuite ben al di sotto delle aspettative, rappresenta in insulto, perché c’è un ampio margine per far calare ulteriormente i prezzi delle polizze riportando equità nel settore assicurativo.
Polizze Rc auto: la parola all’Ania
In un recente report l’Ania (Assicurazioni) è stata chiara: il dilagare della pandemia e i lockdown più o meno rigidi che si sono susseguiti nel corso del 2020 hanno influito in modo particolare sul ramo Rca. I premi sono diminuiti di quasi il 6% ma anche il costo dei sinistri, per effetto del blocco della circolazione, è diminuito di quasi il 20%.
Ciò ha implicato, nonostante il drastico calo degli utili da investimenti, un miglioramento del risultato del conto tecnico che è stato pari a 1,5 miliardi.
I veicoli assicurati nel 2020 sono in lieve diminuzione (-1,2%) per le imprese italiane e le rappresentanze estere di imprese non SEE; ma considerando anche tutte le altre tipologie di imprese, i veicoli assicurati sono sostanzialmente stabili e pari a 42,4 milioni.
Nel 2020 si è assistito a un ulteriore calo del premio medio del 4,6%. Il dato è confermato anche dall’indagine sui prezzi effettivi pagati nella r.c. auto avviata da IVASS, che rileva una diminuzione del 5,0% rispetto allo stesso periodo del 2019. Sulla base della stessa statistica si stima che dal punto di massimo (marzo 2012) all’ultimo trimestre disponibile (marzo 2021) il premio medio r.c. auto è sceso di oltre il 35% (da 567 euro a 367 euro). Diminuisce dunque ulteriormente il divario tra i premi medi italiani e quelli degli altri principali Paesi UE.