Rivoluzione Rc auto: potrebbe diventare gratis per 2 mesi. Lo dice un emendamento al decreto Sostegni bis. Un emendamento mira a regalare agli automobilisti parte della tariffa annuale. Perché? Vediamo il ragionamento di chi intende cambiare le normative. Col lockdown, c’è stato un crollo degli incidenti, e le compagnie hanno fatto profitti d’oro. Incassando molto più dei risarcimenti da sinistri, i margini sono cresciuti. Siccome non sono arrivati sconti Rca adeguati ai clienti, ecco allora che d’imperio si introducono 2 mesi gratis.
Se e quando questo sconto di 2 mesi su 12 arriverà, bisognerà però attentamente monitorare l’aumento delle tariffe Rca. Una legge impone la riduzione? Occhio al rincaro che eventualmente sopperisce all’abbassamento della polizza. In un mercato Rca libero, tutto può accadere. Ci sono anche i principi a livello dell’Unione europeo, che tutelano la libertà tariffaria.
Decreto Bersani? Soluzione delle compagnie
In passato, diverse leggi imponevano sconti. Per esempio, il decreto Bersani del 2007: il 18enne nella prima classe di papà, anziché nella classe 14 d’ingresso, costosa come il fuoco. Cos’hanno fatto le compagnie? Hanno alzato i prezzi dei 18enni in prima classe, che pagano più del padre: penalizzato chi non ha guadagnato sul campo la classe. Tutto lecito, il mercato è libero al 100%.
La palla passa al Parlamento. Deve valutare l’emendamento Rca dei 2 mesi gratis e anche quello sugli incentivi auto. Si chiude entro l’estate chiaramente: ci sarà una feroce guerra delle lobby, trasversali. Quella delle compagnie intanto preme per avere risarcimenti del danno biologico tagliati. Nell’eterno tentativo di incrementare i margini di profitto: sono società per fare soldi, non enti di beneficenza. Urgono autorità di controllo del settore che siano efficienti, come le invoca Stefano Mannacio, numero uno Rc auto di Assoutenti, leader del consumerismo, baluardo dei diritti degli automobilisti.