Dopo istanze, richieste, tavole rotonde, niente trattativa fra Governo e associazioni. Così, sciopero metano auto dal 4 al 6 maggio 2022: ci siamo. Garantita solo una fascia oraria. A partire da ottobre 2021, il settore è stato travolto da un vigoroso caro-prezzi, dovuto essenzialmente a fattori esogeni rispetto al mercato domestico e, attualmente, principalmente imputati dagli esperti del settore a note ragioni geopolitiche. Prima, il prezzo era un euro al kg. Ora viaggia a due euro se non tre euro o anche più. Dipende dalle zone e dal venditore.
Il Governo ha tagliato le accise di benzina, diesel e GPL. Con rammarico, dicono le associazioni, va preso atto del fatto che nessuno degli appelli è stato accolto. Nemmeno laddove si è stimolato il processo legislativo emergenziale con emendamenti rimasti inevasi. Neppure un ritocchino in basso per l’IVA.
Lo sciopero costituiva l’extrema ratio ed in effetti non restano altre modalità di intervento, nella speranza di essere ascoltati almeno questa volta.
L’aumento repentino dei prezzi di mercato del gas ha spinto il suo valore verso cifre che nessuno avrebbe mai immaginato, costituendo una vera anomalia se consideriamo che dal 2005 a ottobre 2021 il prezzo medio annuale del gas si è sempre attestato intorno ai 24,50 cents/smc.
Sciopero metano auto: cosa sapere
L’astensione viene indetta per i giorni del 4, 5 e 6 maggio 2022 e si svolgerà con
le seguenti modalità. Fasce orarie di garanzia del servizio: 7:00 – 9:00. Il servizio pubblico indispensabile sarà garantito in base alle precettazioni o richieste degli organi competenti. Le modalità di astensione rispettano perfettamente la Regolamentazione provvisoria delle prestazioni indispensabili nel settore dei distributori di carburante adottata dalla Commissione di Garanzia.
Le associazioni hanno ribadito le gravi ripercussioni che l’attuale crisi dei prezzi sta avendo su un comparto che conta: oltre un milione di veicoli a gas naturale circolanti sul territorio nazionale, di cui circa 2000 camion a CNG, 3800 a LNG e 5000 autobus; 1500 stazioni di rifornimento, di cui 110 di LNG, e un 30% di metano utilizzato di origine bio.