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Un supercomputer aiuterà Continental a capire l’usura di pneumatici e asfalto

Continental sta collaborando a un progetto scientifico per ottenere pneumatici più sostenibili. Dal 2014 Continental collabora con l’Università della Danimarca meridionale (SDU) e l’École Normale Supérieure de Lyon. Il progetto congiunto cerca di capire come si decompongono i polimeri nei pneumatici e come questo influisca sull’asfalto stesso (che si usura anche), e quindi sull’ambiente.

Attraverso l’Alliance for Advanced Computing Europe (PRACE), sono state assegnate 43 milioni di ore di calcolo del supercomputer TGCC Joliot-Curie .

Ci sono cose che l’occhio nudo non può vedere, come quello che succede ai composti chimici a livello molecolare. Per questo sono necessarie simulazioni, e poiché richiedono molta potenza di calcolo, è necessario utilizzare i servizi di un supercomputer.

Un supercomputer è una batteria di computer con molta potenza di calcolo che lavorano insieme, ottenendo un’immensa potenza di calcolo combinata in modo accettabile in termini di costi, esigenze di raffreddamento, consumo energetico, ecc.

Il Joliot-Curie, uno dei supercomputer più veloci dell’Unione Europea, deve analizzare a livello molecolare come i composti si consumano, come influenzano la pavimentazione e come il loro riciclaggio può essere ottimizzato. Devi solo immaginare quante mescole polimeriche ha uno pneumatico, un numero difficile da capire.

L’usura degli pneumatici non è un problema da poco, infatti, è una fonte di emissione di particelle che soffrono anche le auto elettriche. Ad esempio, lo studio “Emissioni di PM senza scarico dei veicoli elettrici” (Victor RJH Timmers, Peter AJ Achten, 2016) è entrato in questa domanda, sebbene da una prospettiva errata.

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