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Yamaha sospende Maverick Vinales, che non correrà il GP d’Austria

In un nuovo capitolo del melodramma che è diventato il rapporto tra il pilota catalano Maverick Vinales e la Yamaha ufficiale giapponese, il pilota è stato sospeso questo fine settimana e non gareggerà nel GP d’Austria una settimana dopo non essere riuscito a finire in buone condizioni la gara del GP della Stiria, nello stesso circuito di Spileberg in cui si correrà da questo venerdì. Lo ha annunciato il team, che a mezzogiorno di questo giovedì ha comunicato di aver rimosso il pilota dalla lista dei partecipanti all’undicesimo round del Motomondiale.

Il motivo citato dalla casa giapponese è la verifica che nell’ultima gara “il pilota ha operato in modo irregolare e senza spiegazioni”. La decisione di Yamaha, si legge nella nota, arriva dopo un’approfondita analisi dei dati e della telemetria effettuata nei giorni scorsi. Yamaha conclude inoltre che le azioni del pilota durante l’ultima gara “avrebbero potuto causare danni significativi al motore M1 che avrebbero potuto causare un serio rischio allo stesso pilota nello stesso modo in cui avrebbe potuto mettere in pericolo altri piloti durante la gara della MotoGP”.

Il pilota è approdato in Yamaha nel 2017 dopo due tranquille stagioni con la Suzuki, squadra che gli ha dato la possibilità di debuttare in MotoGP. Durante i suoi quattro anni e mezzo in Yamaha, prima come compagno di squadra di Valentino Rossi e, da questa stagione con il leader del Mondiale Fabio Quartararo, dall’altra parte del box, Vinales è stato molto irregolare. Sempre in lizza per vincere il Mondiale a inizio stagione, il catalano non è mai stato vicino a lottare per il titolo e ha abbinato trionfi a gare deludenti in cui la sua prestazione è stata inspiegabile.

Dopo l’ultimo Gran Premio in Stiria, Vinales si è rammaricato di non poter competere adeguatamente dopo una gara che è stata sospesa con bandiera rossa a causa di un incidente. Quando il test è ricominciato, a 27 giri, il numero 12 ha avuto un problema nell’accendere la sua moto, ha dovuto partire per ultimo e ha potuto terminare il test solo all’ultimo posto e a più di un minuto dal vincitore, Jorge Martín.

“Tutti hanno potuto vedere come ho affrontato il fine settimana. Fino a quando non hanno mostrato la bandiera rossa nella prima gara io ero lì, in tutte le sessioni di allenamento eravamo davanti e abbiamo affrontato al meglio il weekend. Amo correre, andare al limite e fare dei bei tempi, ma poi in gara… sono davvero contento perché domenica è stato dimostrato che quando la moto funziona bene ed è normale io ci sono, ho opzioni per tutto e sono in lotta ”, ha detto il pilota.

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