Alcuni motori hanno avuto il merito di definire dei nuovi standard, alla base sia del successo dei rispettivi produttori sia dell’evoluzione generale del settore. Sceglierne appena cinque non è facile, ma quelli che vi indicheremo si sono saputi distinguere. Realizzati in Paesi e da Case diversi, hanno dimostrato le capacità tecniche delle squadre di lavoro e illuminato la via a chi sarebbe venuto dopo. Andiamo allora a conoscere i propulsori che, come scrive Autobild.es, meriterebbero un posto nell’Olimpio.
Bmw S70/2
Tra le opzioni della famiglia di motori BMW M70, è un dodici cilindri aspirato da 6.1 litri, abbinato a un cambio manuale a sei rapporti. Salì agli onori delle cronache perché se ne servì la McLaren nella Formula 1. In totale, sviluppa una potenza di 627 CV e 651 Nm di coppia motrice massima. La monoposto da F1 raggiungeva così i 391 km/h, primeggiando sulla concorrenza.
Bugatti W16
La Bugatti deve parecchio dei suoi ultimi successi al suo W16 da 8.0 litri. Montato su varie vetture di qualità, ha conseguito differenti range di potenza, in una scala che parte dai 1.001 Cv della Veyron per arrivare a quota 1.600 con la Centodieci limited edition.
Dodge Hellcat
Nel comparto delle muscle car, ha elevato gli standard il V8 Hemi da 6.2, utilizzato dalle Dodge Challenger, Charger e Durango, nonché dalla Jeep Grand Cherokee. Il “segreto” della Dodge Challenger SRT Demon, la quale, in grado di generare una potenza di 840 CV e 1.045 Nm, passa da 0 a 96 orari in 2,3 secondi e si spinge fino ai 326 km/h di velocità massima.
Porsche V10
In principio era previsto che la Porsche se ne servisse per il ritorno alla 24 Ore di Le Mans, la gara di Endurance numero uno al mondo. Il Costruttore tedesco cambiò idea in corsa, conferendolo a uno dei bolidi maggiormente venerati, la Porsche Carrera GT. Collocato in posizione centrale, il V10 aspirato da 5,7 litri permette una potenza di 612 CV e 590 e Nm, per uno ‘0-100’ in 3,9 secondi e una velocità di picco di 330 km/h. Il suono caratteristico costituisce la ciliegina sulla torta.
Toyota 1LR-GUE
In collaborazione con Yamaha, Toyota fabbricò un dieci cilindri aspirato da 4.8 litri per la Lexus LFA da 560 CV e 480 Nm. Siccome arrivava ai 9.000 giri/min, e in tempi molto rapidi, venne installato un contagiri digitale.