A distanza di mezzo secolo qualcuno ha costruito la Datsun 240Z ‘Sport Wagon’ che fu scartata

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Per molti decenni le Datsun Z-car hanno fatto impazzire migliaia e migliaia di appassionati. Basti pensare alla mitica 240Z e alle successive 260Z e 280Z, fino alle moderne Z. Stiamo parlando di un’auto storicamente considerata non solo una gran bella sportiva ma anche una soluzione divertente ed economica. Oltre che appartenente a una grande casa giapponese. Qualcuno ha deciso di scommettere sulla costruzione di una speciale Datsun 240Z Sport Wagon, dalla silhouette eccezionale e affascinante. Un progetto definibile “della vita”.

I vertici di Datsun e Nissan, ormai oltre mezzo secolo fa, hanno dato una bella responsabilità a un signore, allora un giovane progettista, chiamato Yoshihiko Matsuo. Sarebbe stato lui a dare all’originale Fairlady Z, forse una delle auto leggendarie della storia del marchio. Il genio di Matsuo immaginò, oltre alla prima storica versione che conosciamo, anche una versione targa-top, una cabriolet, la tre volumi e la GT della Z, oltre che una specialissima Sport Wagon.

La coupé divenne il grande successo della casa automobilistica giapponese. Il design della Sport Wagon dimenticata non si concretizzò. Eppure, nella memoria di qualcuno, Jay Ataka, un appassionato di auto Z, questo sogno non se n’è andato via con Matsuo, scomparso nel 2020 all’età di 87 anni. Anzi, è con il progettista storico della Nissan che tutto avrebbe preso vita.

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Diversi anni fa ricevette la benedizione del progettista originale per la realizzazione di questo sogno. Matsuo gli fece visita negli Stati Uniti per aggiornarsi sui lavori di questa speciale Z. Lo scambio di informazioni, mail e consigli tecnici fu tale da lavorare a più tentativi. Molti i dubbi sui materiali, sulle scelte giuste che “rispettassero” quella tipologia di Z storica. 

Furono oltre 20 i tentativi di sistemare la Sport Wagon su un telaio di una 280Z 2+2 del ’78 cercando di inseguire gli schizzi di design originali degli anni ’60. La collaborazione, lo scambio di pareri, lo stesso Matsuo presente sui lavori di questo progetto portarono avanti la progettazione verso l’estetica 240Z che si ricercava. Una volta disegnato ciò che avrebbe preso forma, l’auto è stata consegnata a un costruttore per realizzare a mano le aggiunte richieste. 

Ataka racconta che Datsun Freeway, dal Giappone, è stata importante nella fornitura di parti chiave, oltre che per la comunicazione con Matsuo. L’interesse su questo speciale modello da presentare a un evento internazionale Nissan era davvero tanto. Lo Z-Con negli Stati Uniti avrebbe accolto questo progetto con entusiasmo. Era un sogno di Matsuo e Ataka che stava prendendo lentamente forma.

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Le griglie cromate sono decorate con la dicitura “Sport Wagon”, in perfetto stile anni ’70. Arrivati al 2018 per i cerchi si è deciso di aggiungere un pacchetto di cerchi e pneumatici più grandi. Tutto al servizio di un tocco di modernità, come è giusto che sia.

La linea del tetto si inclina leggermente prima di precipitare in un finestrino personalizzato e con un corto portellone. I finestrini laterali posteriori esagerano la curvatura del tetto che si abbina perfettamente ai fianchi della Z. Sembra davvero un prototipo Nissan venuto fuori dopo essere rimasto ibernato per 40 anni. In effetti è quello che gli schizzi di Matsuo hanno vissuto: una pausa lunghissima.

Si tratta dell’ultimo vero progetto di Matsuo, passato certamente per le sue idee di diversi decenni fa, ma soprattutto dalla passione e dall’insistenza di Ataka. Matsuo vivrà anche in questa Phantom Z Sport Wagon grazie alla caparbietà di Ataka.

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