L’Alfa Romeo 164 Quadrifoglio Verde esibisce con merito il portafortuna di Ugo Sivocci. Questa vettura ha un carattere sportivo degno della tradizione. Per un certo periodo è stata l’ammiraglia muscolosa del “biscione”. Sicuramente è la versione più emozionante della famiglia 164.
Sotto il cofano anteriore pulsa un motore V6 aspirato di nobile specie, da 3 litri di cilindrata. Questa unità propulsiva a 24 valvole esprime la sua grinta con sonorità meccaniche da antologia e con una rotondità di funzionamento esemplare. Ai suoi tempi si poneva al vertice della specie.
Notevoli le cifre energetiche, con una potenza massima di 232 cavalli a 6300 giri al minuto e un picco di coppia di 276 Nm a 5000 giri al minuto. Le prestazioni erano degne delle aspettative, con un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 7.5 secondi e da 0 a 1000 metri in 27.0 secondi. Il vigore della spinta si teneva alto fino alla punta velocistica di 245 km/h. Buona la manovrabilità del cambio a 5 marce.
Sul piano estetico, a segnare la differenza con le altre versioni ci pensavano gli spoiler maggiorati e le minigonne, piuttosto evidenti. La purezza espressiva perdeva punti, ma la grinta è maggiore che sulle versioni meno sportive. Dopo l’Alfa Romeo 164 Quadrifoglio Verde giunse la Q4 a trazione integrale. Nessun cambiamento sul fronte dell’unità propulsiva: del resto, come già scritto, il V6 di origine “Busso” era un punto di riferimento in ambito motoristico.
Sia davanti che dietro, le sospensioni sono a ruote indipendenti tipo McPherson, a smorzamento variabile. In base alle esigenze del momento, il guidatore può selezionare la modalità “Auto”, dall’indole turistica, o la modalità “Sport”, di taglio più racing. Quattro freni a disco contrastano la foga del modello, regalando delle decelerazioni pronte e perentorie. Difficile trovare una berlina sportiva più bella ed armonica di questa. Il merito è di Enrico Fumia, autore per Pininfarina, di uno stile meraviglioso ed originale per la carrozzeria della 164, che resta al top anche sulla Quadrifoglio Verde.