Alla fine le hanno fatte: le 5 auto che nessuno si aspettava di vedere prodotte

I momenti più gioiosi o più assurdi della storia della produzione automobilistica per tutti gli appassionati di auto sono quelli in cui il costruttore va proprio fuori dagli schemi. Insomma, quando avvengono idee totalmente inaspettate che prendono vita e vengono infine realizzate, l’imprevedibilità gioca scherzi (belli o brutti!). Certe auto, prodotte da marchi che non ti aspetti, fanno girare davvero la testa. 

Possono accadere magie uniche o grandissimi disastri. Nel primo caso quando Subaru e Toyota si uniscono per creare un’auto incredibile. Nel secondo caso quando un marchio cresce e tenta di migliorare, male, come ha fatto Mitsubishi.

Non ci aspettiamo, ad esempio, che Ferrari abbandoni la sua tradizionale trazione anteriore per andare sull’integrale. O che Jeep riveli improvvisamente una trazione posteriore per una sua mitica auto sportiva. Non ci aspettiamo tante cose ma intanto hanno avuto realizzazione tante strane scelte come le 5 elencate qui di seguito.

Ford GT40

auto storiche inaspettate

La Ford ha voluto gridare alla Ferrari che c’era anche lei per le supercar. Siamo negli anni d’oro delle gare di resistenza in cui dominavano solo i marchi europei. Allora si pensava che le auto americane fossero adatte solo per gli “scatti”, le brevi distanze e in linea retta. Poco dopo che la Ford ha perso la possibilità di possedere la Ferrari, la Ferrari è stata battuta al gioco della resistenza con la GT40.

Honda NSX

Mentre, 40 anni fa, la Honda costruiva piccole city car e berline a trazione anteriore economiche, al contempo costruiva opere d’arte motoristiche per Formula 1 per team come Williams, Lotus e McLaren. L’obiettivo, entrando nel mondo delle supersportive stradali, era quello di battere il V8 della Ferrari degli anni ‘80. Di sicuro c’è solo che una leggenda sia stata costruita da zero, al NSX.

Dodge Viper

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La Viper è arrivata a imporsi nei primi anni ’90 e anche se non era un gran momento sia per grandi marchi come Dodge o Chrysler, è arrivata lei. Costruita in modo economico e veloce, aveva un potente V10 che sballottava in maniera notevole chiunque la guidasse. Si tratta di un’auto uscita fuori, quindi, un po’ dal cilindro ma leggendaria.

Porsche Cayenne

Porsche costruisce un Suv. Appena vent’anni fa questa frase avrebbe fatto ridere a crepapelle. Per i puristi non aveva alcun senso una scelta del genere per uno dei produttori di auto sportive più stimato del mondo. Per Porsche, invece, significò salvare l’azienda e diversificare invece di diventare un marchio utile solo al design per altre case automobilistiche. La rinascita dell’azienda (che non era mai morta, beninteso!) consentì di sviluppare la 911 e investire nelle corse di Le Mans.

Alpine A110

Il nome A110 ricorda una cara vecchia leggenda, ma in questo caso si tratta di un modello resuscitato ad hoc, proprio come il nome dell’azienda, l’Alpine. Il produttore francese di auto da corsa e sportive tornò dall’oltretomba nel 2017, nell’hype generale che ha circondato questo revival. L’obiettivo? Costruire una versione più moderna della storica Berlinette.

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