Con la presentazione del concept Activesphere negli scorsi giorni, Audi conferma la propria intenzione di mettere definitivamente piede nel comparto off-road. Sebbene le diciture Quattro e Allroad, già presenti nella gamma, identifichino dei modelli capaci di ben destreggiarsi sullo sterrato, la compagnia si è finora guardata bene dal creare un fuoristrada nel senso vero del termine. Tuttavia, la recente piega dai principali marchi concorrenti rende, inevitabile, voltare pagina.
Persino i modelli “duri e puri” Mercedes Classe G e Land Rover Defender hanno perso il carattere spartano degli inizi. Ormai puntano sul lusso, con delle caratteristiche pensate per accontentare chi desidera concedersi delle gite fuori porta all’insegna dell’eleganza e dello stile. Intervistato da Autocar, il capo dei designer Audi, Marc Lichte, ha preannunciato due sport utility off-road a batteria, che saranno rivelati entro la metà del decennio in corso.
Designer Audi al lavoro su un fuoristrada elettrico
Mentre scriviamo mancano dei suv che sappiano affrontare i più impervi sentieri montuosi e dimostrarsi all’altezza pure nell’attraversare le vie dello shopping più esclusive. La produzione del nuovo Land Rover Defender dovrebbe avvenire a partire dal 2025, mentre Audi avrebbe in mente di proporre la sua personale interpretazione con un anno di anticipo.
Per quanto riguarda l’alimentazione, non sembrano esserci dubbi di sorta: il Costruttore dei Quattro Anelli prediligerà l’elettrico. Gli ottimi dati di mercato conseguiti da Tesla e Rivian danno prova della redditività del segmento.
In merito, invece, alla piattaforma, circolano voci dissonanti. In base alla tesi più gettonata i progettisti prenderanno in prestito il pianale di Scout, l’ultima acquisizione del marchio tedesco. Qualcuno si interroga se sarà abbastanza, in quanto il pianale viene adoperato per modelli di minore caratura. D’altro canto, ciò non rappresenterà probabilmente un ostacolo.
L’esempio della capogruppo Volkswagen è eloquente: la Touareg è collocata sotto la fascia dell’Audi Q7 e della Porsche Cayenne, malgrado abbiano le stesse basi.
Forse verrà presa ispirazione dagli esemplari della Ford, ormai sempre più votata all’elettrificazione della gamma dei 4×4. Anche il Bronco dovrebbe essere sottoposto alla transizione in futuro e non è, pertanto, da scartare in toto una forte affinità di idee con l’Audi.