In California c’è una proposta di legge che mira ad introdurre delle misure di supporto economico per la conversione della auto endotermiche in elettriche. Su scala globale, diversi paesi hanno varato degli incentivi fiscali per l’acquisto di nuovi veicoli a batteria. Perché, allora, non pensare a qualche vantaggio anche per chi volesse trasformare il suo mezzo a combustione interna in un veicolo di nuova generazione?
Questo è ciò che ha pensato il senatore californiano Anthony Portantino, autore del disegno di legge presentato al congresso. A svelare la cosa ci hanno pensato i colleghi di Carscoops. Secondo il promotore dell’iniziativa, convertire i mezzi più vecchi e meno efficienti in full-electric è più vantaggioso per l’ambiente che costruirne di nuovi.
L’idea di Portantino è quella di erogare incentivi fiscali fino a 2.000 dollari ai proprietari di mezzi a motore convenzionali con qualche anno di vita sulle spalle, per aiutarli a farli diventare a batteria. Il supporto economico non sarebbe per tutti, ma andrebbe a quanti non possono permettersi l’acquisto di una vettura elettrica nuova di fabbrica.
Resta il fatto che la conversione può costare fino a 14 mila dollari: una cifra forse ottimistica e comunque non accessibile a tutti, ma per chi ha un mezzo di poche migliaia di dollari un simile esborso resta sempre meno impegnativo dell’acquisto di un’auto elettrica nuova. Se il disegno di legge presentato da Portantino dovesse passare, l’autorità di regolamentazione traccerà le linee guida sulle modalità di erogazione del contributo, sui candidati ammissibili, sui kit di conversione più idonei, sui limiti di reddito ed altro ancora.
La cosiddetta “transizione ecologica“, intanto, prosegue zoppicando. I legislatori di alcune aree del mondo la impongono, ma i consumatori non sembrano apprezzarla, almeno nella forma che le si è data. Le auto elettriche presentano dei limiti oggettivi che scoraggiano molti dal comprarne una. Sarebbe stato meglio porre degli obiettivi in termini di emissioni, nel ciclo completo, facendo prevalere il principio di neutralità tecnologica, al posto di puntare su una sola carta.