Auto elettriche, addio al 2030? Biden cambia rotta e rimanda le nuove regole

L’amministrazione Biden starebbe pensando di cambiare rotta sulle auto elettriche negli Stati Uniti, posticipando le nuove regole
Colonnine auto elettriche

L’amministrazione Biden sta valutando la revisione delle rigide norme sulle emissioni dei veicoli proposte lo scorso anno. La possibile concessione di un’estensione alle Case automobilistiche per adeguarsi ai requisiti per la promozione delle auto elettriche fa insorgere un dibattito, dove entrambe le fazioni mettono sul tavolo delle argomentazioni interessanti, meritevoli di essere prese in considerazione.

Auto elettriche: possibile rinvio delle nuove regole negli Stati Uniti

Colonnine auto elettriche

La stretta legislativa, frutto dell’EPA, è un pilastro del programma sancito da Biden in nome dell’ambiente. La transizione energetica verso le auto elettriche costituisce un elemento chiave del suo mandato, con il pensionamento delle mitiche muscle car americane. Alla sola prospettiva, i fan del genere verseranno più di qualche lacrimuccia, il che è inevitabile dati gli splendidi ricordi associati. L’EPA potrebbe, però, riservare loro una piacevole sorpresa.

Mentre scriviamo, sono in corso le valutazioni del caso circa l’eventuale rinvio dei requisiti al 2030 e oltre. La versione definitiva del pacchetto di interventi rimane da pubblicare e la pubblicazione è prevista nel corso della prossima primavera, in un contesto di imminenti elezioni negli Stati Uniti. Mentre infervora la battaglia politica con Donald Trump, Joe Biden avrebbe intenzione di sondare ogni via pur di avere la meglio sul rivale.

Le misure ipotizzate ad aprile prevedevano varie strade affinché il tasso di adozione delle auto elettriche salga a una cifra compresa tra il 64 e il 67% entro il 2027. Il New York Times mette a conoscenza circa la possibile revisione, anche se l’EPA preferisce finora non rilasciare dichiarazioni in proposito.

Ricarica auto elettrica

La mossa in questione viene considerata da alcuni un “favore” ai player della filiera, in ritardo rispetto a Tesla e ai competitor cinesi quali BYD. I rivenditori locali hanno espresso il desiderio di rallentare il processo a causa delle difficoltà di vendita. Tolta la Casa di Elon Musk, nessuna realtà con sede negli States appare sufficientemente preparata nelle auto elettriche. Al numero della Casa Bianca ciò sarebbe di aiuto nel tentativo di strappare i consensi sia dei concessionari sia dei lavoratori, preoccupati per l’impatto sull’occupazione del movimento green.

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