In Francia l’evoluzione verso una mobilità più sostenibile guadagna sempre più terreno. McDonald’s, riconoscendo questa tendenza, ha annunciato un piano ambizioso per installare 2.000 colonnine di ricarica nei propri parcheggi. Questa mossa strategica è utile non solo per il marchio, ma anche per i proprietari di veicoli elettrici che cercano più opzioni di ricarica convenienti.
McDonald’s installerà 2.000 colonnine per auto elettriche nei suoi parcheggi in Francia, poi si passerà all’Italia
L’obiettivo è chiaro: rispondere alla domanda in crescita di infrastrutture per veicoli elettrici e accelerare la transizione verso l’elettrico. Secondo i dati relativi alle immatricolazioni in Europa, nel mese di ottobre 2023 i veicoli elettrici hanno superato nuovamente le diesel. McDonald’s si impegna a completare l’installazione di queste colonnine entro il 2025, fornendo una potenza di circa 150-200 kW ciascuna. Il progetto prevede un’espansione anche in Italia, Svezia e Regno Unito nei prossimi anni.
Fino allo scorso anno in Francia erano presenti 11.100 punti di ricarica pubblici, ma solo l’8% offriva una potenza superiore a 150 kW. La partnership tra McDonald’s e Izivia mira a migliorare questa situazione, iniziando dalle aree dove le colonnine scarseggiano. Attualmente, la maggior parte delle infrastrutture di ricarica in Francia si trova lungo le autostrade, ma questo nuovo progetto porterà nuovi punti di ricarica partendo dalle periferie della capitale.
Il Presidente Macron ha anche esortato le aziende con parcheggi di almeno venti posti a installare almeno una colonnina di ricarica, con l’obiettivo di raggiungere 400.000 punti di ricarica pubblici entro il 2030, di cui 50.000 unità di ricarica rapida. Allo stesso modo, la catena di supermercati Carrefour prevede di installare 5.000 colonnine entro il 2025. Il governo ha sostenuto questi sforzi attraverso il programma Advenir, che ha stanziato 200 milioni di euro per l’installazione di nuove infrastrutture di ricarica.
Restando in tema, WWF France ha esortato il Presidente Macron a limitare, o perlomeno disincentivare, la vendita di SUV elettrici. Secondo l’organizzazione, questi veicoli hanno un impatto ambientale maggiore rispetto alle city car elettriche.