Autobianchi Bianchina Cabriolet 1960: all’asta senza prezzo di riserva

Autobianchi Bianchina Cabriolet frontale

Raramente capita di vederne messa una . L’Autobianchi Bianchina Special Cabriolet del 1960 sarà uno dei principali esemplari battuti all’asta in programma per il prossimo 4 marzo ad Amelia Island, in Florida (Stati Uniti). I fan ricorderanno benissimo come le auto del celebre brand, da decenni non più attivo, si basassero su quelle della Fiat, rese di caratura superiore. Così fu anche nel modello in questione, una delle proposte chiave della famiglia. E, date le caratteristiche, non poteva essere altrimenti.

Autobianchi Bianchina Cabriolet: una “Prima Serie” all’asta

Autobianchi Bianchina Cabriolet frontale

Parliamo, infatti, di una vettura di qualità. Sia sotto il profilo del look, sia sotto quello della dotazione e della meccanica, era il frutto di un accurato studio degli sviluppatori. Gli appassionati delle quattro ruote residenti negli States o comunque molto interessati al modello dovrebbero tenerlo d’occhio. Difatti, come abbiamo detto in apertura, capita di rado di imbattersi in un’Autobianchi Bianchina Special Cabriolet.

Posteriore Autobianchi Bianchina Cabriolet

L’asta è organizzata da RM Sotheby’s, una delle agenzie leader di settore, tra le più affidabili. Un ulteriore aspetto del quale tener conto, sicché spesso nel mercato di seconda mano la figura del venditore è piuttosto nebulosa. La buona parola messa dall’intermediario implica la verifica del rispetto di precisi standard qualitativi, quelli che stanno alla base della sua intera attività. Nel corso degli anni di servizio, RM Sotheby’s si è guadagnato il rispetto degli appassionati proprio per il valore del servizio.

Motore Autobianchi Bianchina Cabriolet

Ma andiamo ora a conoscere nel dettaglio le caratteristiche fondamentali dell’Autobianchi Bianchina Special Cabriolet. La serie scoperta è stata presentata al Salone di Ginevra nel 1960, a tre anni di distanza dal lancio della interpretazione “normale”, rivisitazione della 500. La scoperta rappresentava la proposta di punta, frutto della fantasia e della creatività di Luigi Rapi, indimenticabile uomo del Lingotto.

Siamo in presenza di una prima serie difficile da reperire, spinta da un motore Fiat da 500 cc, abbinato a un cambio manuale a quattro velocità, restaurata da Greg Michaelian. Esportata negli Usa con telaio 000873 due anni fa, il valore stimato si aggira tra i 30 e i 40 mila dollari, corrispondenti a circa 28-37 mila euro secondo il cambio attuale.

 

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