Elettrico anche, ma non solo. BMW ha dei piani ben delineati in merito alle future uscite in commercio e cercherà di andare incontro a una community di utenti quanto più ampia possibile. In contrapposizione al pensiero prevalente tra i player della filiera, le bev sono giusto una tessera della gamma bavarese. Da inizio anno i numeri di mercato la premiano, come attestano pure dal resoconto sul primo semestre.
BMW, c’è vita anche oltre le elettriche: le rassicurazioni
Eppure, in Baviera hanno un occhio di riguardo pure nei confronti dei conducenti legati al sistema tradizionale. Finché ne avrà modo, il brand andrà avanti a proporre pure la combustione interna. Intervistato dal magazine specializzato CarExpert, Frank Weber, membro del consigli di amministrazione del gruppo delegato allo sviluppo, lo spiega senza troppi giri di parole. Si rendono conto della necessità di compiere la transizione e in effetti la effettueranno. Eppure, ciò rappresenta giusto una parte di un grande disegno.
Nel corso dei prossimi dieci o anche quindici anni andranno avanti a proporre la combustione interna. Come andranno avanti dopo il 2035, anche se l’alto rappresentante ha evitato di sottolinearlo, è presto detto: grazie agli eFuel. Con la deroga già concessa dall’Unione Europea, vi sarebbero i margini di andare oltre il termine ultimo.
A differenza di Mercedes e Audi, il Costruttore dell’Elica ha interessi che esulano dalle full electric. Un ulteriore esempio è dato dai veicoli a idrogeno, sui quali ha avviato delle sessioni di test verso la conclusione del 2022, inerenti ai camion. Ai microfoni Weber ha sottolineato che nel processo di acquisto del cliente viene prima il modello, poi il propulsore, non viceversa. Di conseguenza, qualunque veicolo un consumatore voglia lo troverà nell’alimentazione desiderata. In merito alle bev, durante il recente Salone di Monaco l’azienda ha presentato il concept Neue Klasse, dal quale sorgeranno ben sei proposte a batteria in futuro di vari segmenti.