Tutto secondo i piani. L’amministratore delegato del gruppo BMW, Oliver Zipse, è stato ospite del Salone di Monaco, in corso dal 4 al 10 settembre. Un evento pieno di grandi annunci, tra cui la Neue Klasse, l’avveniristico modello dal quale nasceranno ben sei nuove vetture della Casa tedesca. Presentata alla stampa sabato con un’accoglienza “molto positiva” da parte degli organi di informazione, il top manager ha partecipato alla conferenza di apertura dell’evento. Incalzato da Hildegard Müller, presidente della VDA, ha toccato diversi argomenti di attualità, compresa la crescita delle Case cinesi.
BMW: come intende contrastare l’avanzata della Cina
Un tempo viste con occhio di diffidenza, le potenze del Paese asiatico si sono rese protagoniste di una crescita considerevole. Mentre in passato avevano una scarsa reputazione tra i conducenti, adesso ci troviamo dinanzi a un’epoca molto diversa. Con lo sviluppo dell’alimentazione elettrica, le realtà di settore hanno messo a segno un grosso piano di rafforzamento. Il vantaggio competitivo sui competitor nella realizzazione delle bev sarà difficile anche solo accorciarlo.
Questo perché la campagna è frutto di una lunga programmazione e, mentre le competitor, cercheranno di accorciare il gap, le rappresentanti dello Stato asiatico andranno avanti a spron battuto. Zipse si è detto niente affatto sorpreso dagli scossoni occorsi nell’industria delle quattro ruote. Se lo aspettava di andare incontro a uno sviluppo del genere. È il più grande mercato automotive del mondo e, di conseguenza, che facesse sul serio era da porre in preventivo.
Comunque, a nome di BMW, Zipse predica ottimismo circa le possibilità del conglomerato di conservare un ruolo da protagonista negli anni a venire. Sono super competitivi, ha commentato il ceo, che, a suffragio della tesi avanzata, ha sottolineato la presenza di varie prove ogni giorno. Per lui occorre accettare la competizione e apprendere gli uni dagli altri. E comunque l’industria europea, tedesca nello specifico, è parecchio competitiva. A tal proposito, pensa siano un fiore all’occhiello la complessità del prodotto-auto, la system integration e la guida autonoma.