BMW M1 Procar: il crash di un esemplare a Goodwood | Video

BMW M1 Procar
Screen shot da video Goodwood Road & Racing

Il Goodwood Festival of Speed 2023 si è confermato ancora una volta un evento al top, anche sul piano emotivo. Non sono mancati, però, dei momenti meno felici, come l’incidente occorso a una BMW M1 Procar del 1979 durante la sfida al cronometro della Hillclimb.

Il video odierno ci restituisce le immagini del crash, per fortuna senza conseguenze per il pilota. L’auto, invece, è tornata a casa con qualche ferita. Nulla di grave, per la protezione offerta dalle grosse balle di fieno, ma una tappa in carrozzeria sarà nacessaria. Può accadere anche questo nei momenti in cui ci si fa prendere dall’adrenalina. Qui a compromettere la stabilità del mezzo ci ha pensato un lungo in frenata.

Protagonista della disavventura, come dicevamo, è stata una BMW M1 Procar da 470 cavalli. L’auto, in tale veste, nacque per un campionato monomarca di particolare pregio, che vide entrare in azione tanti piloti di Formula 1, dopo le qualifiche dei Gran Premi. Tra questi: Niki Lauda, Nelson Piquet, Elio De Angelis, Didier Pironi e compagnia bella.

La Procar derivava dall’omonima vettura stradale, spinta da un motore a 6 cilindri da 3.4 litri, in grado di sviluppare una potenza massima di 277 cavalli e una coppia di 330 Nm, su 1300 chilogrammi di peso. Questa unità propulsiva giungeva dalla 635 Csi, ma aveva più grinta, per la distribuzione bialbero a 24 valvole e per lo specifico impianto di alimentazione.

Nel suo periodo storico, la BMW M1 era una delle auto sportive più affascinanti sul mercato. Molti la sognavano. Ancora oggi è in cima ai desideri di tanta gente. Di Giorgetto Giugiaro il merito dello stile avvincente della sua carrozzeria, plasmata in vetroresina. Difficile non farsi coinvolgere dalle forme filanti e geometriche, che trasudano grinta da ogni prospettiva di osservazione.

La BMW M1 ha la sua anima strutturale in un telaio a traliccio di tubi in acciaio, con rinforzi in lamiera. Le sospensioni a quattro ruote indipendenti con quadrilateri deformabili esaltano la precisione di guida. Ottima la distribuzione dei pesi. Questa, insieme al baricentro basso, concorre alla finezza caratteriale del modello. L’azione frenante è affidata a quattro dischi di notevole efficacia, specie in relazione al suo periodo storico.

Presentata al Salone di Parigi del 1978, la BMW M1 stupì tutti anche per le sue prestazioni, con un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 5.6 secondi e una punta velocistica di 262 km/h. La versione Procar faceva ancora meglio in termini handiling. Purtroppo, al Goodwood Festival of Speed 2023, un esemplare della specie ha patito un crash. Ecco il video.

https://www.youtube.com/watch?v=yeQCGW-jGeo
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