Il gigante cinese delle batterie, CATL, ha svelato una tecnologia potenzialmente rivoluzionaria. In un periodo in cui si spinge per lavorare proprio all’ottimizzazione del comparto batterie, si parla di batterie per veicoli elettrici con una durata di 1.5 milioni di km. I prodotti CATL avrebbero anche una garanzia di 15 anni. Si tratterebbe di un traguardo notevole che ridefinisce il panorama dell’elettrico. Non solo il peso: un problema era e resta la durata, ma questa produzione aprirebbe la strada a un futuro davvero sostenibile.
Capiamo meglio questa potenziale rivoluzione con un paragone. La percorrenza media italiana in auto è di circa 7.000 km all’anno. Con le nuove batterie CATL, si potrebbe viaggiare per oltre 100 anni senza doverle sostituire mai.
Yutong Heavy Industries, leader mondiale nella produzione di autobus con base in Cina, sembra aver già scelto e adottato questa tecnologia. I nuovi bus e veicoli pesanti saranno dotati di queste batterie a lunga durata, frutto di una importante partnership decennale col colosso cinese CATL.
Le batterie al litio ferro fosfato (LFP) di CATL risultano pensate per soddisfare le esigenze di diversi segmenti di mercato. Si va dagli autobus ai mezzi di trasporto leggeri e pesanti. Sarebbe una vera svolta per la mobilità elettrica, capace di raggiungere grandi risultati in termini di maggiore efficienza e minori emissioni, restando nel settore dei trasporti pesanti.
Per CATL non è tutto qui. L’azienda ha recentemente avviato la produzione di massa di una nuova batteria “condensata” con una densità energetica di 500 Wh/kg, quasi il doppio di quelle utilizzate nelle Tesla. Si tratta dell’ennesima innovazione rivoluzionaria: in questo modo vuole dimezzare il costo per kWh delle sue celle LFP, obiettivo raggiungibile entro la metà del 2024, facilitando una rapida transizione verso l’elettrico.
Il futuro dei trasporti sembra essere inevitabilmente elettrico e CATL si pone in prima linea nel mondo. Le innovazioni dell’azienda aprono la strada a un mondo più sostenibile, ma gli interrogativi sulle materie prima restano tra le preoccupazioni principali.