Il ripristino di un’auto d’epoca è un processo lungo e faticoso. A lavoro ultimato, il senso di soddisfazione provato ricompensa, però, di ogni sacrificio sostenuto durante il processo. Vederla passare da “brutto anatroccolo” a bella da togliere il fiato vi trasmetterà un senso di orgoglio inebriante. Avrete come l’impressione di toccare il cielo con un dito, sentendovi degli assi assoluti in quanto a veicoli.
Un’operazione del genere è parecchio ambiziosa e pure costosa, perciò mettete in preventivo un importante investimento. Che riguarda pure il tempo, un bene sempre più scarso al giorno d’oggi e al quale siamo meno disposti a rinunciare.
Auto d’epoca: cosa considerare quando viene restaurata in totale autonomia
Per un appassionato delle quattro ruote ciò non costituirà un problema, in quanto rappresenterà l’hobby preferito, utile per rilassarsi dopo una giornata stressante e impegnativa. Ma non tutti hanno la stoffa per sobbarcarsi il lavoro necessario. Meglio stabilirlo in partenza, cercando di essere il più possibile sinceri con sé stessi.
Perché altrimenti, una volta affrontate le prime difficoltà, capiterà di voler gettare la spugna e di lasciare l’opera di restauro incompleta. Lì la delusione vi pervaderà e rimarrete ulteriormente male se vi avrete già destinato del denaro.
Nel momento in cui decidete di acquistare un’auto d’epoca da riportare agli antichi splendori, valutate con cura le opzioni sul mercato. Una macchina di enorme fama, ridotta, però, a un catorcio non è un buon affare.
Se avete disponibilità economiche illimitate e una passione smisurata per un determinato tipo di modello, con l’esemplare pressoché introvabile, comprarla avrà forse ancora senso. Altrimenti passate al prossimo, anche perché certi componenti sono rari in commercio. Di solito, vengono offerti nel corso di incontri tra gli appassionati, organizzati da associazioni private.
Sul web capita di trovare qualche offerta, ma c’è un problema: spesso è impossibile incontrare personalmente il venditore. Ciò significa assumersi un rischio non da poco, poiché, anche se voi siete seri e scrupolosi, ciò non esclude che dall’altro capo del monitor vi sia una persona poco raccomandabile.