Cupra, nuovo motore: più potenti delle Audi

Dismesso l’utilizzo del motore Audi, il marchio Cupra prepara un nuovo powertrain ancora più potente (anche per le Volkswagen R).
Cupra logo

Non sembra possibile, dati i successi conseguiti da Cupra, che continuano ancora oggi senza soluzione di continuità. Eppure, al momento della fondazione del marchio, molti avevano sollevato dubbi sulle sue effettive chance. Nata come “figlia di Seat”, la compagnia si è immediatamente specializzata nella produzione di veicoli premium dalla personalità sportiva.

Il giudizio del pubblico lo conosciamo bene, grazie ai risultati eccellenti ottenuti fino ad oggi. In uno dei progetti più accattivanti, la compagnia ha stretto una partnership con Audi. Entrambe appartenenti al gruppo Volkswagen, l’azienda dei quattro anelli ha concesso l’utilizzo del suo motore a cinque cilindri da 2.5 litri. Questo a patto che venissero rispettate un paio di condizioni, non ammettendo nessun tipo di strappo alla regola, pena la caduta dell’accordo: l’impiego esclusivo su un veicolo a tiratura limitata e una potenza ridotta. Richieste rispettate completamente, trovando spazio il propulsore sulla Cupra Formentor VZ5 da 395 CV, prodotta in 500 unità.

Cupra “scalda i muscoli”: in via di sviluppo un nuovo motore per erogare più cavalli del propulsore preso precedentemente in prestito da Audi

Cupra logo

Ora, però, è giunto il momento di guardare al futuro e scoprire i piani dei progettisti. Secondo fonti vicine all’azienda, Cupra sarebbe al lavoro su un propulsore ancora più potente, destinato anche alla radicale Terramar e alle Volkswagen R. Si tratterebbe di un sistema plug-in hybrid, con un motore a quattro cilindri da 2.0 litri da 350 CV, affiancato da un modulo elettrico da 115 CV. Se le informazioni fossero corrette, il “cuore pulsante” supererebbe di gran carriera i valori precedenti.

Cupra Leon 1.4 e-Hybrid

Tale mossa sembra dipendere anche dalla necessità di conformarsi allo standard di emissioni Euro 7, che, come ben sappiamo, impone regole più rigide per le emissioni ambientali. Inizialmente previsto per entrare in vigore il 1° luglio del 2025, il termine è stato successivamente posticipato a data da definire, a seguito di un’azione congiunta di Italia, Francia, Spagna e Repubblica Ceca, alla fine ascoltate.

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