La Bigster sarà il passo successivo rispetto alla più sorella “piccola” del marchio rumeno, la Duster. La casa produttrice ha rilasciato alcune informazioni sul prezzo, un aspetto fondamentale, dato che la clientela Dacia è particolarmente interessata a questo dettaglio. Se la Duster è il modello più grande e più costoso, il lancio della Bigster risulterà ancora più interessante in fatto di Suv.
L’azienda rumena vuole scommettere su una gamma di modelli più ampia e assicurarsi un pubblico maggiore. Un momento, questo, strategicamente perfetto se pensiamo a marchi come MG, che fanno dei prezzi di listino bassi il proprio punto di forza. La Dacia Bigster, dunque, è chiamata a rappresentare un’alternativa più “resistente”. Dovrà essere capace di affiancarsi agevolmente a modelli quali la Peugeot 5008 o la Skoda Kodiaq.
L’arrivo della Bigster è previsto nel corso del 2025 e manterrà lo spirito ‘low cost’ di tutti gli altri lanci. Sfruttando la piattaforma del Gruppo Renault di dimensioni simili, partirà da strutture come la più moderna Renault Austral.
Come resterà economica questa sorella maggiore della Duster? Xavier Martinet, responsabile vendite e marketing di Dacia, ha già chiarito che Bigster si imporrà come il più economico della categoria Suv. “Il prezzo è un aspetto chiave per i clienti”, ha sottolineato nelle sue ultime dichiarazioni. E ha aggiunto che “i prezzi non possono essere una conseguenza delle scelte tecnologiche che facciamo”. In altre parole, Il prezzo viene prima di pensare qualsiasi avventura tecnologica per i modelli Dacia. Come già successo con altri modelli come Sandero e la stessa Duster, ognuno è riuscito a imporsi come il più economico della categoria.
L’obiettivo di Dacia è rendere Bigster solo “un po’ più costosa” della Duster, che oggi risulta disponibile a meno di 17mila euro. Modello, quest’ultimo, che arriverà alla terza generazione con un’ampia quantità e varietà di novità, restando agli stessi prezzi attuali.
Denis Le Vot, amministratore delegato di Dacia, chiarisce: “si sta realizzando un’auto essenziale” e soprattutto “senza contenuti superflui”. Niente schermi qua e là dove può risultare critico, niente sistemi eccessivi di controllo elettronico. Sfruttando la tecnologia Renault già ben ammortizzata nei costi e decisamente avanzata, il marchio rumeno riesce a ridurre sensibilmente i propri costi di produzione arrivando a competere molto bene sul mercato con gli altri modelli.