La De Tomaso Pantera Si è un’auto di esuberante personalità stilistica e non passa inosservata. Appartiene a una famiglia di modelli prodotti dal 1971 al 1993. Di essi, rappresenta l’evoluzione più fresca. In questa declinazione, l’iconica vettura a motore centrale di Alejandro de Tomaso fu sottoposta a un grande processo di revisione, per tenerla al passo coi tempi e con la concorrenza, che offriva in listino modelli più evoluti di lei.
L’incarico di eseguire il profondo restyling fu assegnato a Marcello Gandini, uno che con le supercar ci sapeva fare (sua la firma sulle Lamborghini Miura e Countach, solo per fare un paio di esempi). Il risultato? Una coupé dall’aspetto ancora più muscoloso, in grado di esprimere un quadro di superiore modernità. Lo specchio di coda era dominato da un vistoso alettone avvolgente, che abbracciava anche i fianchi. Una scelta stilistica coraggiosa, intonata al resto della composizione che, però, si concedeva allo sguardo con note di maggiore raffinatezza espressiva.
La De Tomaso Pantera Si fu lanciata nel 1991. Nella lettera finale della sigla era evidenziata la presenza dell’iniezione, giunta per rimpiazzare i precedenti carburatori. Pure questo un atto di modernizzazione del modello, specie nell’ottica della fruibilità in mezzo al traffico, anche se la scelta giunse per ottemperare le normative sempre più stringenti sulle emissioni.
Nella nuova veste, la sportiva emiliana era alimentata da un motore V8 da 5.0 litri, legato a quello della Ford Mustang, ma portato a 305 cavalli di potenza massima, rispetto ai 225 iniziali. Ciò fu reso possibile da una serie di interventi eseguiti dai tecnici De Tomaso, che lavorarono su testate, alberi a camme, valvole, pistoni e collettori d’aspirazione. La Pantera Si (nota anche come Pantera 90) prese forma in soli 41 esemplari, fino al 1993. Da lei fu derivata anche una versione targa, con tettuccio rigido asportabile, per gustare a cielo aperto le emozioni regalate da questa vettura muscolare, degna figlia del suo tempo.
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