Esplosione del Tesla Cybertruck, cosa hanno accertato le autorità americane

Il contenuto andato bruciato all’interno del Tesla Cybertruck rende l’indagine attorno all’esplosione particolarmente complessa.
tesla cybertruck esploso a las vegas

Ha fatto parlare ancora molto di sé in questi giorni (per una volta non per il suo bizzarro design) il Tesla Cybertruck. Non uno qualunque, ma quello esploso recentemente fuori dal Trump International Hotel di Las Vegas il giorno di Capodanno. Le autorità hanno fatto chiarezza e ricostruito le ore precedenti alla deflagrazione.

tesla cybertruck esploso a las vegas

Matthew Livelsberger, identificato come il conducente del Cybertruck, sarebbe deceduto a causa di una ferita autoinflitta da arma da fuoco prima dell’esplosione. L’informazione è stata confermata dalle autorità durante una conferenza stampa tenutasi ieri.

Gli investigatori avevano già raccolto prove significative che indicavano Livelsberger come il conducente del Cybertruck. Tra gli elementi chiave emersi, sono stati trovati documenti personali, come carte di credito e identificazioni intestate a lui, insieme ai certificati di acquisto delle armi rinvenute nel veicolo distrutto. Anche i tatuaggi presenti sul corpo della vittima hanno contribuito all’identificazione. Le condizioni del corpo avevano inizialmente reso complesso il riconoscimento.

tesla cybertruck esploso a las vegas

Il coroner della contea di Clark ha ufficialmente confermato che Livelsberger, originario di Colorado Springs, è deceduto a seguito di una ferita da arma da fuoco. Nessun altro ha riportato gravi ferite, anche se sette passanti hanno subito lesioni lievi. Tutti si chiedono cosa sia successo in quelle ore e perché.

Livelsberger, un soldato membro delle Forze Speciali dell’esercito statunitense, era in aspettativa al momento dell’incidente. Decorato con numerosi riconoscimenti militari, tra cui la Bronze Star con la “V” per valore in combattimento e altre quattro Bronze Star standard, ha anche ricevuto la Afghanistan Campaign Medal con tre stelle.

Il Tesla Cybertruck era stato noleggiato sabato a Denver tramite l’app Turo, e Livelsberger aveva attraversato Colorado, New Mexico e Arizona prima di arrivare a Las Vegas. Le stazioni di ricarica Tesla, infatti, hanno permesso di tracciare il suo viaggio. Il veicolo è arrivato per la prima volta al Trump International Hotel mercoledì mattina, ma è esploso 17 secondi dopo il suo ritorno al parcheggio alle 8:39.

tesla cybertruck esploso a las vegas

Durante la conferenza stampa, lo sceriffo Kevin McMahill ha spiegato che due armi da fuoco trovate nel veicolo erano state acquistate legalmente solo pochi giorni prima. Tra gli oggetti recuperati, c’erano mortai simili a fuochi d’artificio e taniche di carburante, elementi che potrebbero aver contribuito all’esplosione. Tuttavia, il contenuto bruciato all’interno del Cybertruck rende l’indagine particolarmente complessa. Elon Musk, CEO di Tesla, ha collaborato attivamente alle indagini, fornendo accesso al sistema del veicolo e video delle stazioni di ricarica.

Resta da comprendere le motivazioni dietro questo assurdo evento. Livelsberger era un sostenitore di Donald Trump e, secondo la moglie, era fuori casa da Natale a causa di una disputa familiare. Anche se aveva dichiarato di voler andare in campeggio al Grand Canyon, i suoi piani si sono conclusi tragicamente a Las Vegas. Non sarebbe un attentato andato male, ma alcuni elementi portano in questa direzione.

NotizieAuto.it fa parte del nuovo servizio Google News, selezionaci tra i preferiti cliccando in alto la stellina Clicca Qui!