Ford Aurora: lussuoso salotto in movimento

Bagagliaio Ford Aurora

Un lussuoso salotto in movimento. Usò tali parole l’allora numero uno del dipartimento design, George Bodinat, alla presentazione della Ford Aurora, avveniristica concept car presentata durante il Salone di New York nel 1964. All’epoca la Casa di Detroit aveva perso un po’ del suo smalto, alla spalle, nelle preferenze del pubblico locale, di General Motors e Chrysler. Serviva un colpo a effetto, una dimostrazione della capacità tecniche da sempre presenti nella compagnia.

Ford Aurora: la concept car del 1964

Bagagliaio Ford Aurora

Così vide la luce la spettacolare station wagon, la quale, pur senza mai approdare nelle concessionarie, ebbe il merito di proporre varie soluzioni innovative. Di base, i progettisti avevano la ferma volontà di costruire qualcosa di unico e speciale.

Il bello dei prototipi sta proprio nella possibilità di sondare sentieri alternativi, di osare, senza temere alcun flop. Anziché calcolarlo in termini di immatricolazioni, il successo o meno viene stabilito dalla capacità di far parlare di sé. Da questo punto di vista, il veicolo ebbe parecchi meriti, e, ancora oggi, a sei decenni di distanza dalla presentazione, i fini intenditori se la ricordano.

Famiglia con la Ford Aurora

Ma cosa aveva di tanto speciale? In che modo puntava a differenziarsi dalla massa? I tratti distintivi della Ford Aurora erano, in verità, parecchi e se dovessimo menzionarli a uno a uno sarebbe il caso di dedicarci un libro. A sommi capi, il punto focale riguardava la parte alta. Nello specifico, la sezione anteriore del tetto contemplava un pannello di vetro polarizzante, azionato mediante un comando elettrico.

Del “lato B” spiccavano un sistema di ventilazione a flusso continuo e l’halo bar, concepito allo scopo di fornire adeguata protezione, in caso di ribaltamento del mezzo. Il generoso passo dava talmente spazio agli occupanti da consentire la suddivisione dell’abitacolo in tre scomparti separati. Suscitava, infine, curiosità il vano bagagli, a forma di conchiglia. Lo stile ricercato era enfatizzato, nell’estremità inferiore, da una specie di rialzo, rivestito di moquette.

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