Ford Taurus, storia di un favoloso fallimento in terra australiana

La Ford Taurus è arrivata nel 1996 in Australia con grandissime aspettative ma con mille contraddizioni già in terra statunitense. Arrivata rappresentando il design più esuberante di Detroit , la Taurus con circa 40mila dollari – al tempo, comunque, una gran bella cifra! – si presentava come concorrente delle auto prestigiose. Niente di più lontano, anche il fatto di essere presentata agli australiani come una “auto premium”.

Nella terra delle contraddizioni la Taurus, l’esclusiva concorrente di altre berline prestigiose, aveva perso il duello con la Honda Accord. Un’auto, quest’ultima, che in terra australiana rivaleggia con Nissan Maxima e la BMW 318i. La Taurus viene sempre da quegli Stati Uniti che obbligano a inserire nello specchietto la dicitura “Gli oggetti in questo specchio possono sembrare più vicini di quanto non siano in realtà”. Ma, al contempo, nessuna considerazione delle cinture di sicurezza.

Honda Accord

Negli Stati Uniti le reazioni sono opposte, non c’è una via di mezzo. Chi la ama follemente, per lo più giovani; chi la odia e disprezza per le forme così tonde, gli anziani. Il design, infatti, è decisamente innovativo per quegli anni di linee “squadrate” dominanti.

La Taurus è stata un colpo rivoluzionario per il design americano ed era destinata a fare dello “shock” il suo punto di forza sugli acquirenti. Tutto quello stile “a uovo”, composto da curve e forme ovali, nasconde le sue dimensioni. Questo modello, infatti, era ancora più lungo della Ford Falcon, una berlina già lunghissima, tradizionalmente.

Anche se doveva essere un’auto familiare a cinque posti, l’ampia curva verso il basso del tetto riduceva, e di molto, lo spazio per la testa è stretto. Il lunotto, immenso, teneva calde e al sole le teste dei passeggeri sui sedili posteriori. Restava un’auto molto confortevole e accogliente.

ford taurus 1996

Il V6 da 3,0 litri è un motore potente che consentiva alla Taurus di spingersi agevolmente anche in lunghe tratte veloci e consumando meno della concorrenza. Non era un’auto agile e il telaio poteva certamente risentire dei cambi di direzione veloci. Sembra però che l’idea di marketing della Ford, all’epoca, fosse quella di inseguire chi voleva un veicolo grande ma innovativo e tendenzialmente fresco a vedersi. Un pubblico che comunque doveva disporre di 40mila dollari in Australia. avendo ben a mente delle alternative solide tra Nissan, BMW e Honda.

La Taurus, quindi, passa di più per un colpo spettacolare ma senza sostanza. Insomma, un colpo per gli occhi ma senza niente dietro la copertina. Per questo motivo ci metterà solo un anno a togliere le tende dall’Australia, già diffidente per la voglia di spettacolo a stelle e strisce e ogni altro machismo europeo.

ford taurus 1996

A soli sei mesi dall’arrivo della Taurus, diversi concessionari australiani stavano scontando pesantemente l’uovo su ruote della Ford. La top di gamma della Taurus, l’allestimento Ghia, costava già 6mila dollari in meno. In un anno si vendettero appena 2.500 esemplari. Continuarono gli sconti, andando a scontare la Taurus anche di 10mila dollari sul prezzo di listino, arrivando a vendere la versione “lusso” a 34mila dollari. Ford Australia nel 1998, quindi, ha deciso di non importare la Taurus. Contemporaneamente, le vendite della Falcon arrivarono a oltre 77mila modelli totali. Partita chiusa.

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