Honda Civic del ’99, la build aggiornata con un motore K24

Per gli appassionati di modifiche e di vera e propria costruzione, non è facile resistere alla tentazione di migliorare un’auto in aree che potrebbero abbracciare altra “creatività” motoristica. In questo caso parliamo di Donnie Cristobal, il proprietario di questa Honda Civic del 1999, da sempre trattata con i guanti, modificata negli anni e arrivata a oggi “quasi” perfetta, secondo il suo proprietario. Il “quasi” però ha fatto sì che si decidesse di fare un altro sforzo per renderla davvero fenomenale.

Donni, grande appassionato Honda, aveva iniziato molti anni fa con la “build” di una CRX, subito dopo il liceo. Dopo questa, una lunga lista di build sempre Honda ma è la carrozzeria della berlina che ha sempre attirato maggiormente la sua attenzione. Afferma, infatti: “Sono sempre stato un ‘ragazzo a quattro porte’ e ne ho avute circa cinque. Le Honda sono sempre state in me e penso che invecchiando ne avrò sempre una”.

Dopo aver preso in mano questo modello del 1999, ha iniziato subito uno smontaggio completo che ha messo l’auto a nudo prima. Gli è stata data una mano di ‘Taffeta White’ di Honda. Sul web, intanto, è partita la ricerca per mettere insieme il suo progetto.

La Civic avrebbe dovuto adottare un approccio più “addomesticato” dall’esterno. La vernice bianca pulita è contrastata da sottili modanature JDM e da un esclusivo labbro in fibra di carbonio con motivo a nido d’ape. Poi ci sono gli specchietti a forma di diamante MRacing, anche loro in carbonio. I fari Civic Type R e una griglia superiore sostituiscono i pezzi di fabbrica, mentre le minigonne laterali e sui parafanghi della costruzione precedente hanno subito una sostituzione.

Il passaggio a un motore Honda K24 utilizza un’estremità inferiore di fabbrica completa di uno scambio della pompa dell’olio di tipo S. L’estremità superiore è stata trattata con un VTC a 50 gradi e un treno valvole Supertech. L’allestimento ben collaudato fornisce ben 240 CV di potenza ed è completamente pronto all’uso.

Poi, per ottimizzare ogni spazio disponibili, il radiatore Speedfactory si trova nella “tasca” sotto il supporto centrale nella parte anteriore. Afferma Donnie: “Ora che l’auto è finita (ma non lo è mai davvero), vedo sempre qualcosa di diverso e voglio parti nuove”. Per ora l’appassionato sembra soddisfatto del progetto, ma non pensiamo sia finita qui.

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