Presentato a maggio 2023, il restyling della Hyundai i20 introduce una nuova versione in famiglia: la N Line. Un bel peperino, destinato a regalare tanto divertimento a chi adora spingere sull’acceleratore, ma possiede un budget di spesa limitato. La Casa automobilistica sudcoreana ha pensato di conferire un look più sportivo e un ricco equipaggiamento tecnologico. Obiettivo finale: andare incontro ai gusti e alle esigenze di una fetta di potenziali acquirenti finora esitante.
Hyundai i20 N Line: la city car coreana tira fuori gli artigli
Partendo dagli esterni, i nuovi cerchi in lega raggiungono una dimensione di ben 17 pollici di diametro. Il frontale sfoggia una griglia ridisegnata, e i maestri hanno messo mano pure sui paraurti. Disseminato un po’ ovunque, il badge N Line costituisce un ulteriore tratto distintivo, tale da rendere facilmente riconoscibile il veicolo da quello base. Infine, gli utenti hanno un’ampia possibilità di personalizzazione grazie alle nuove tonalità della carrozzeria: Lumen Grey Pearl, Meta Blue Pearl, Vibrant Blue Pearl e Lucid Lime Metallic. In definitiva, il proposito è di accontentare opinioni diverse, perché ogni testa rappresenta un piccolo mondo.
A bordo, spicca subito il volante in pelle traforata con logo N Line, applicato pure sul pomello del cambio, sempre in pelle. I sedili sportivi accolgono al meglio gli occupanti, trasudando carattere da vendere. Un tocco distintivo lo aggiungono poi i dettagli e le finiture in rosso, nonché la pedaliera in alluminio. A seconda dell’umore, è consentito regolare l’illuminazione interna.
A livello di tecnologie, una serie di sistemi aiuta il conducente nelle manovre, come la frenata automatica d’emergenza, l’assistente al parcheggio, il mantenitore della corsia, il monitoraggio dell’angolo cieco e il cruise e il cruise control adattivo. Qualora il brand orientale rilasci degli aggiornamenti software, il download e l’installazione avviene da remoto. E la modalità OTA permette anche di rivedere le mappe del navigatore.
Sulle motorizzazioni permane un clima di mistero. La tesi più accreditata vuole l’impiego del mild hybrid da 1.0 litri da 100 CV, mentre lasceranno i precedenti 1.0 turbo benzina da 100 CV e 1.2 mild hybrid da120 CV. Bocche, infine, cucite pure sul prezzo.