Non è tutto oro ciò che luccica, nemmeno nelle dotazioni hi-tech. I progressi compiuti dall’industria dei motori sono sotto gli occhi di tutti, ma delle criticità permangono, sulle quali si sofferma la rinomata agenzia J.D. Power in un nuovo rapporto. Le rilevazioni contenute nell’Initial Quality Study permettono di constatarne i punti deboli nella valutazione dei suv oggi disponibili in commercio.
Initial Quality Study: il responso degli acquirenti sui suv
Oltre 30 mila conducenti sono stati interpellati dopo 90 giorni dall’acquisto per misurarne il gradimento generale in seguito all’utilizzo. Attraverso un lungo questionario, si è reso possibile conoscerne l’opinione riguardo a ogni aspetto del veicolo acquistato, comprese le motorizzazioni e l’infotainment.
Le domande mirano a quantificare il numero di problemi riscontrati ogni 100 suv delle Case esaminate, le più rinomate e diffuse su scala planetaria. A partire da qui, è stata stilata una graduatoria, in cui comanda Lexus. Con 133 criticità riscontrate, il Costruttore premium del gruppo Toyota guarda tutte dall’alto in basso. Chiude in seconda posizione la Genesis, mentre la Kia sale sul gradino inferiore del podio, seguita da Buick, Chevrolet e Mitsubishi.
Molto bene anche Toyota, settima con ben sei suv inseriti nell’elenco, mentre la BMW ha chiuso 15esima. Scendendo nel dettaglio delle lacune riscontrate, colpiscono soprattutto le tecnologie integrate, fonte di parecchi grattacapi e di qualunque tipologia. Dai comandi vocali alla compatibilità con gli smartphone, la clientela ha espresso molteplici lamentele.
Ciò attesta l’importanza degli aggiornamenti OTA (Over-The-Air), ovvero da remoto, grazie ai quali è possibile correggere eventuali falle nel sistema senza passare in officina. Convincono poco gli impianti di infotainment, spesso incapaci di eseguire da piani i comandi impartiti.
Tra le note stonate i guidatori hanno spesso inserito pure il touchscreen, ritenuto poco user-friendly, le poche prese e porte, nonché il navigatore impreciso o poco aggiornato. Una serie di criticità che andranno risolte in futuro, per tenersi stretta la clientela.