Il numero Uno di Toyota spiega perché non vuole puntare tutto sull’elettrico

toyota toyoda presidente

Anche se quella dell’elettrico è un’avventura automobilistica sempre più diffusa in cui scommettono molti marchi, Toyota resta cauta a lanciarsi a capofitto in questa strada. Sappiamo bene come la Toyota sia tra le più grandi case automobilistiche del mondo, e negli ultimi anni si è concentrata sugli ibridi come soluzione principale per ridurre le emissioni.

Nonostante ci siano diversi passi, possibili, in avanti sulla riduzione della vendita di veicoli a combustione interna – basti notare le mosse a livello delle istituzioni sovranazionali come l’Ue – Toyota non si lancia sull’elettrico puro. Lo ribadisce lo stesso presidente del marchio giapponese, Akio Toyoda, in occasione dei 60 anni di collaborazione e presenza del marchio in terra thailandese. 

toyota toyoda elettrico

“Sono spesso criticato dalla stampa perché non dichiarerò che l’industria automobilistica dovrebbe impegnarsi al 100% per l’elettrico”, ha dichiarato. “Credo che dobbiamo essere realistici su quando la società sarà in grado di adottare completamente i veicoli elettrici a batteria e quando la nostra infrastruttura potrà supportarli su larga scala” ha concluso con una nota di amarezza e realismo.

Toyoda ha paragonato le affermazioni che si fanno sul futuro delle auto eletriche come quelli che si facevano una volta sulle auto che si guidano da sole a destinazione. Ci vorrà del tempo, sempre secondo il Numero uno di Toyota, a vedere una diffusione capillare, “mainstream”, dei mezzi elettrici.

Il presidente del colosso giapponese afferma che in Toyota esistono soluzioni e progetti che includono carburanti sintetici a emissioni zero. Oltre che celle a combustibile a idrogeno, e persino motori che bruciano idrogeno. Toyoda, infatti, vede i mezzi a idrogeno molto promettenti anche e più di quelli elettrici. Una Yaris alimentata a idrogeno, dichiara Toyoda che ne ha guidata una recentemente, lo ha fatto rimanere “sbalordito dalle sue prestazioni”.

È importante anche ridurre le emissioni di carbonio durante tutto il processo produttivo, non solo dal mezzo prodotto. Dalla fornitura dei materiali, al lavoro delle fabbriche fino allo smaltimento del mezzo a conclusione del suo utilizzo.

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“Dobbiamo ricordare che il carbonio è il vero nemico, non un particolare propulsore. Non possiamo raggiungere la neutralità del carbonio da soli”, afferma Toyoda. La Toyota avrà comunque una delle più grandi gamme di veicoli elettrici disponibili. D’altronde, pochi anni fa aveva dichiarato di poter raggiungere 30 veicoli elettrici disponibili entro il 2030 nella propria gamma. In più, tra gli obbiettivi, c’è quello di ricavare un terzo delle vendite totali di Toyota solo dal settore elettrico.

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