Noleggiare la propria auto su Turo può dare soddisfazioni, ma ci sono anche degli imprevisti di cui tener conto. Il proprietario di una Toyota Supra ha scoperto a sue spese il concetto. La sportiva giapponese era stata prenotata da quello che sembrava un tranquillo insegnante, ma ciò che è successo dopo è stato sorprendente.
Prima di raccontarvi l’accaduto, riavvolgiamo un attimo il nastro, partendo da una breve descrizione di Turo. Questo è un servizio di noleggio auto a breve termine concordato direttamente con il proprietario del mezzo, tramite una piattaforma online. Basta intrecciare luoghi, date, orari, preferenze e costi…e il gioco è fatto. Un po’ come succede, su altri canali, per gli appartamenti destinati all’affitto turistico. Anche per le auto, si prende il modello nelle condizioni in cui si trova, talvolta lontano dallo stato dell’arte.
Ovviamente, quando si mette su Turo il proprio veicolo, qualche preoccupazione comincia a ritagliarsi uno spazio nel cuore del noleggiatore di turno, perché c’è sempre il rischio che il fruitore del mezzo faccia quello che non dovrebbe fare. Soprattutto con le auto ad alte prestazioni.
Il proprietario della Toyota Supra protagonista della disavventura si sentiva relativamente sereno avendo dato in “affitto” il suo gioiello a un insegnante di autoscuola, di una certa età. Sembrava il profilo del cliente ideale, ma le apparenze ingannano. Fox 32 Chicago riferisce che il tizio avrebbe utilizzato la vettura giapponese per una gara di velocità.
Teatro dei fatti la località di Naperville, Illinois. Qui, l’insegnante stava supervisionando un gruppo di studentesse che avevano costruito un camion da corsa per il Texas Mile. Lungo la strada, però, il mezzo si è rotto. Così il tizio ha cercato un veicolo sostitutivo, orientandosi sulla già citata Toyota Supra 3.0 presente su Turo.
Il noleggiatore non professionale era stato rassicurato dal suo profilo. Di solito, in casi del genere, ci si preoccupa di più quando si ha a che fare con dei giovani. La fiducia, però, è stata mal riposta. L’insegnante, infatti, avrebbe usato il veicolo per una gara. Il sospetto che fosse stato fatto qualcosa di strano era balenato sulla testa del proprietario dell’auto, dopo aver constatato qualche anomalia.
Poi è iniziata una ricerca su internet, che avrebbe portato a scoprire il successo in gara del suo cliente, guarda caso su una Toyota Supra come la sua, identica anche nel colore e nell’allestimento. Il professore sostiene che non si tratta dello stesso esemplare. La contesa è aperta. Un’indagine è stata avviata, per capire come sono andati realmente i fatti.
Fonte | Jalopnik