Fra le auto diventate protagoniste indiscusse dei film, la più sognata e famosa è senz’altro la Ferrari Testarossa di “Miami Vice“. Anche la 308 GTS di “Magnum P.I.” non scherza, ma la sorella maggiore è entrata ancor più nel cuore della gente. Sia per il fascino del modello, sia per la popolarità della serie televisiva statunitense, di genere poliziesco, prodotta da Michael Mann, negli anni dal 1984 al 1989.
Anche se Don Johnson e Philip Michael Thomas guidarono pure una “Daytona“, quest’ultima era una replica. Originale, invece, la Ferrari Testarossa bianca e con interni beige usata nel set. Inizialmente l’auto era in tinta nera, ma poi fu riverniciata, per la scarsa presa scenica del suo colore iniziale, specie nelle riprese notturne, frequenti nella serie televisiva statunitense. L’esordio del modello nella saga avvenne all’inizio della terza stagione, nell’episodio “La guerra di Stone”.
Avendo delle specifiche USA, la sua potenza massima era inferiore di 10 cavalli rispetto al modello europeo, che segnava 390 cavalli. Tanta l’energia sviluppata dal suo motore da 5 litri, a 12 cilindri, con angolo di 180 gradi fra le bancate. Si trattava di un esemplare monospecchio e monodado: un allestimento oggi più ricercato nel mercato collezionistico, complici i volumi produttivi più bassi.
L’abitacolo della Ferrari Testarossa di Miami Vice, come già scritto, era in pelle Connolly di colore beige. Luminoso, quindi, come l’esterno. Incredibile il fascino delle linee disegnate da Pininfarina per questo modello del “cavallino rampante“, il cui look è davvero cinematografico. Parlare di un’opera d’arte a quattro ruote è doveroso.
Stesse lodi vanno al sistema propulsivo, il cui tono muscolare e le cui note musicali sono inebrianti. Impossibile non innamorarsi di un simile gioiello. L’universo dorato della settima arte ha scelto più volte questa creatura. Molti, poi, i divi di Hollywood che hanno ceduto alle lusinghe della Ferrari Testarossa, ordinata da molte star del piccolo schermo subito dopo il suo lancio, come punta di diamante del proprio garage.
