Lancia ECV2: un mostro da gara rimasto in garage

Lancia ECV2
Foto FCA Heritage

La Lancia ECV2 è un’auto che ha guadagnato le luci dei riflettori, per le sue credenziali da corsa, ma non ha mai disputato una prova speciale, pur essendo stata concepita espressamente per i rally. Avrebbe dovuto prendere il posto della Delta S4, ma la soppressione del Gruppo B e i cambiamenti regolamentari, sanciti da alcuni drammatici incidenti, confinarono il modello al rango di prototipo.

Ancora oggi la Lancia ECV2 affascina per l’adozione di soluzioni tecnologiche innovative finalizzate al raggiungimento delle massime prestazioni. Questa vettura nacque nel 1988, come evoluzione della ECV (acronimo di Experimental Composite Vehicle) del 1986, destinata al nuovo Gruppo Speciale, nel Campionato del Mondo Rally. La categoria, attesa per il 1988, non prese mai forma, dopo il drammatico incidente che strappò alla vita Henri Toivonen e Sergio Cresto, al Tour de Corse.

Spiccata personalità

Il disegno della carrozzeria, frutto dell’estro creativo di Carlo Gaino, la differenziava dalle sorelle precedenti. Qui le dimensioni erano molto compatte e gli elementi estetici non avevano connessioni, neppure remote, coi modelli di serie. Il criterio guida era stato quello della funzionalità, a dispetto di ogni vezzo stilistico. Pur se basata sul telaio ricarrozzato dell’antesignana, la Lancia ECV2 aveva una personalità molto specifica.

Questa vettura, rimasta allo stadio di esemplare unico, fu approntata per studiare l’introduzione di nuovi materiali compositi, da impiegare nella costruzione della scocca e pure nella fabbricazione di alcuni componenti meccanici come l’albero di trasmissione e i cerchi ruota. Nel suo corpo si fece ricorso a pannelli in fibra di carbonio, strutture alveolari e schiume rigide.

Il risultato fu un risparmio di oltre il 20% di peso rispetto alla Delta S4, mantenendo però la stessa rigidità torsionale. La spinta era affidata a un motore a 4 cilindri da 1759 centimetri cubi di cilindrata, con doppio turbocompressore e intercooler, in grado di sviluppare una potenza massima di 600 cavalli a 8.000 giri al minuto. Incredibili le performance, con uno scatto da 0 a 200 km/h in soli 9 secondi. Cifra record per i suoi anni. Il dosaggio della sovralimentazione venne ottimizzato, per servire meglio i bassi regimi.

Lancia ECV2
Foto FCA Heritage
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