Numerose automobili sono denominate in onore di un certo tipo di mezzi aerei, tuttavia quelle qui presenti hanno un legame ancor più stretto con l’aeronautica. Sia che si tratti di un progettista con esperienza nel settore dell’aviazione, di un propulsore che è stato generosamente “prestato” da un velivolo o addirittura di un motore automobilistico donato a un aeroplano. Le auto storiche in questo elenco hanno connessioni dirette con il mondo degli aerei. Sono, infatti, innegabili i riferimenti al campo aeronautico.
Chevrolet Corvette
L’installazione di un possente V8 è stata la ragione dietro l’adattamento del motore LS di Chevrolet, conosciuto ovunque, a diverse tipologie di veicoli. Pertanto, perché non utilizzarlo anche su un aeroplano? Questa brillante idea è stata concepita da Brian Robinson, un cittadino canadese, il quale si è reso conto che il V8 LS1 della Corvette C4 era perfettamente adatto alle sue esigenze per gli aerei Seabee. In quest’applicazione, il motore convertito riesce ad erogare una potenza di 320 cavalli, mentre la versione LS6 offre un incredibile output di 350 cavalli.
Chrysler Turbine
Nei primi anni ’30, Chrysler si dedicò allo sviluppo di un innovativo propulsore a turbina per autovetture. Si riteneva che una turbina avesse una quantità ridotta di parti in movimento rispetto a un tradizionale motore a combustione interna e potesse funzionare con praticamente tutti i tipi di carburante. Tuttavia, a causa di una situazione economica sfavorevole, l’idea rischiò di finire dimenticata, finché la società ottenne un vantaggioso contratto dal Bureau of Aeronautics della Marina degli States, che richiedeva lo sviluppo di un motore simile. Chrysler si dedicò con impegno al progetto, ma il contratto venne concluso nel 1949, lasciando all’azienda il compito di utilizzare il motore per un’applicazione automobilistica.
Citroën 2CV
Diversi aerei hanno avuto propulsori prodotti dalla Citroën, incluso il suo elicottero RE-2, equipaggiato con il potente motore Wankel del GS Birotor. Una connessione aeronautica inaspettata deriva dalla 2CV, che ha generosamente fornito il suo motore bicilindrico piatto da 602 cc alla Thunder Chief. Si trattava di aerei sportivi leggeri, ottimizzati per avere una potenza di 30 o 40 CV, a seconda delle necessità.
Mazda RX-7 (in copertina)
Il motore rotativo è un elemento distintivo dell’RX-7 e il motore a doppio rotore 13B è rimasto in produzione fino al 1992. Le sue qualità si sono dimostrate altrettanto adatte anche all’utilizzo su aerei, specialmente nella versione turbocompressa con una potenza fino a 200 CV. Grazie al design del motore 13B, risulta perfetto per l’uso sugli aerei in quanto può funzionare a bassi regimi e adattarsi all’elica.
Porsche 911
Porsche ha precedentemente costruito un’edizione del suo propulsore a quattro cilindri per uso aereo, ma nel 1981 ha istituito una compagnia specifica chiamata PFM (Porsche Flugmotoren) con l’obiettivo di elaborare il motore flat-six raffreddato ad aria della 911 per gli stessi scopi. Il punto di partenza era il propulsore da 3,2 litri, che aveva un’opzione aspirata di 210 CV e una versione turbo da 240 CV. Questo motore, denominato PFM 3200, arrivò anche a vari produttori di aerei, in particolare Mooney.