Le auto dei più ricchi e famosi criminali della storia

Chi ha detto che il crimine non paga? Sicuramente, in fatto di auto, paga, eccome. Inutile dire che non c’è grande differenza nello stile di vita tra i leader del mondo degli affari e quelli del crimine ai massimi livelli.

Qualunque sia il percorso di queste persone, spendono più o meno allo stesso sfarzoso modo. Senza parlare della provenienza del denaro, che sia un cartello della droga o da grandi truffe del decennio, che ci sia stato sangue e violenza, le auto appariscenti finiscono inevitabilmente tra le mani di certo soggetti (prima di andare all’asta). Che auto avevano quei signori del crimine che in un modo o nell’altro hanno segnato la storia criminale?

Pablo Escobar

Non si può cominciare senza nominare il signore dei signori del crimine, su cui si sono fatti film e serie tv a non finire. Parliamo di Pablo Escobar e la sua collezione di auto era decisamente ampia. Tra le auto che possedeva c’erano una Mercedes S600 Pullman del 1972, una Mercedes 190SL Roadster, una Cadillac V8 Town Sedan del 1928, una DeSoto del 1946, una Porsche 935V, una Porsche 911 RSR del 1974 e una delle Porsche più rare in circolazione: una Porsche 356 del 1964. La RSR è stata scelta da Escobar anche per gareggiare. La 911 RSR è stata anche guidata da Emerson Fittipaldi nella serie IROC del ’74 prima che Escobar la acquistasse.

El Chapo

Il “successore”, almeno nell’immaginario del Sud America, di Pablo Escobar è il famigerato Joaquín “El Chapo” Guzmán. Il capo del cartello di Sinaloa, ancora in carcere in America. La collezione di auto di Chapo era a dir poco spettacolare e include un clone della Dodge Charger, una Mercedes-Benz SLR McLaren, una Nissan GT-R , una Dodge Viper, due camion blindati Ram e quattro Jeep blindate Cerokee. La più spettacolare, l’abbiamo citata, la Mercedes-Benz SLR McLaren, modificata ad hoc per lui, dato che la standard, forse, non era “abbastanza veloce”.

Al Capone

Il gangster più famoso della storia americana, Al Capone, aveva fatto una vera e propria scalata criminale negli anni ’20 fino a diventare (anche) il capo del “Chicago Outfit”. Dovette aumentare il livello della sua sicurezza personale dopo che subì degli attentati contro la sua vita. Possedeva due Cadillac blindate. Queste auto avevano anche un motore V8 potenziato e una sirena della polizia standard montata insieme a luci della polizia lampeggianti montate dietro la griglia. C’era persino una radio della polizia nascosta nel vano portaoggetti.

Richard Carter

L’ondata di cocaina e crack negli anni ’90 che ha attraversato gli States ha devastato moltissime persone. Una delle comunità più schiacciate dalla piaga della droga fu Detroit, e al culmine di questa febbre della droga il nome di Richard Carter rappresentava il “re”. Il suo stile di vita e le sue auto gli hanno fatto ottenere anche il soprannome di “Maserati Rick” al culmine del suo regno. La sua preferita? Una Maserati Shamal (in copertina) del 1992.

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