Mercedes-Benz 300 SL, un’icona nata dalle ceneri della guerra

Non erano aziende esattamente fiorenti alla fine della Seconda guerra mondiale la Mercedes-Benz e la casa automobilistica madre Daimler. L’allora presidente, Daimler Wilhelm Haspel, volle riportare la divisione Mercedes-Benz allo sport e alle competizioni automobilistiche.

Era ora di iniziare a ricostruire un’azienda che non avrebbe mai più lasciato la storia del mercato dell’auto e dell’automobilismo. Primo passaggio: serviva progettare un’auto da corsa. Eccoci giunti alla W194, il progetto del 1952 che identifica l’ossatura della mitica Mercedes-Benz 300 SL.

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La coupé da corsa arrivò seconda alla sua prima gara, alla sua prima scommessa sull’asfalto, la Mille Miglia. Ha successivamente vinto il Bern Sports Car Prize, la famosa 24 Ore di Le Mans e la Carrera Panamericana. La W194 ottenne subito diversi riconoscimenti sportivi ma non era ancora la 300 SL che noi conosciamo come la Mercedes iconica.

Un facoltoso importatore di veicoli di lusso americano, Max Hoffman, suggerì che la casa tedesca dovesse puntare su una serie limitata di auto nello spirito della vincente W194. Solamente un anno dopo, il direttore generale di Mercedes-Benz Fritz Koenecke, diede l’ordine di produrre 1.000 auto sportive. Finalmente era arrivato il momento della 300 SL sulle strade cittadine.

Nel 1954 viene quindi presentato il progetto della W198, la sportiva di lusso, con un debutto automobilistico a New York che per i tempi, per Mercedes-Benz, era una vera novità e un fatto anche eccezionale. La casa tedesca, di solito, rivelava le sue auto in Germania o al salone dell’auto di Ginevra. 

Mercedes-Benz Classic archive

La Mercedes-Benz si ritrova così con uno straordinario successo tra le mani. La 300 SL si presentò: slanciata coupé con motore 6 cilindri in linea da 3,0 litri. Ma non era solo una bella auto sportiva: era una meraviglia tecnologica. Il motore è a iniezione diretta e ha un carburante sviluppato da Bosch. Questo sistema ha contribuito ad aumentare la potenza a 215 CV. E pensiamo che l’auto da corsa sviluppava 175 CV. L’aggiornamento portò la potenza a 240 CV. La velocità massima arrivava a circa 256 km/h, rendendo la 300 SL l’auto di serie più veloce al mondo.

Corpo in acciaio saldato separato, mentre il parafiamma, il cofano, le portiere, il cofano del bagagliaio, i pannelli dei bilancieri, il pavimento e i sottoscocca erano in alluminio. Tuta la tecnologia insieme alle affascinanti “ali di gabbiano” fecero fare il balzo alla Mercedes-Benz. 

In tre anni furono costruite in totale 1.400 coupé 300 SL. Dalla coupé 300 SL derivò anche la SL roadster nel 1957, in produzione alla prima generazione fino al 1963. Il suo successore esiste ancora, si tratta della settima generazione: si chiama Mercedes-AMG SL. Senza quel rinvigorito impegno nelle corse dopo la Seconda guerra mondiale, forse oggi non conosceremmo un’auto iconica come la 300 SL. Forse la Mercedes stessa non sarebbe affatto la stessa.

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