Mercedes ha iniziato a utilizzare i raggi X durante i crash test. La sorgente di radiazione è un acceleratore lineare sviluppato con il supporto dell’Istituto tedesco per la dinamica dei processi rapidi. Permette di scattare circa 100 foto durante la simulazione di un impatto, che vengono poi raccolte in una sequenza video. E grazie ad esso, gli ingegneri possono vedere i processi che avvengono all’interno del manichino o della struttura dell’auto.
Mercedes ha deciso di adottare la tecnologia dei raggi X per migliorare i suoi crash test
Il primo crash test di Mercedes ebbe luogo il 10 settembre 1959 in un sito vicino allo stabilimento di Sindelfingen. Oggi l’azienda effettua fino a 900 test di questo tipo all’anno e altri circa 1.700 skid test, in cui la carrozzeria o parte di essa viene montata su una piattaforma mobile e sottoposta alle forze incontrate in una collisione reale.
Nel tentativo di capire cosa sta succedendo in questo momento alla struttura del potere, Mercedes è stata la prima nel settore a ricorrere ai raggi X. In questo caso viene utilizzata la tecnologia che l’Istituto tedesco per la dinamica dell’alta velocità (Istituto Ernst Mach) sviluppa dal 2016. È stata testata in un test di impatto laterale su una berlina Classe C e un manichino SID II di anatomia femminile creato appositamente per tali test. La sorgente di raggi X era un acceleratore lineare operante alla frequenza di 1 kilohertz. Crea un fascio di fotoni con energie fino a nove megaelettronvolt e consente di dare un’occhiata a ogni materiale utilizzato nella costruzione dell’auto.
L’impulso dei raggi X dura solo pochi microsecondi. Teoricamente ciò consente di catturare fino a 1000 foto ad alta risoluzione al secondo, ma a causa della natura transitoria del crash test, il risultato sono solo un centinaio di foto combinate in una sequenza video. Grazie ai raggi X, Mercedes può vedere come il torace del manichino si restringe e la struttura di potenza del corpo si deforma e la radiazione non influisce sul funzionamento dei vari dispositivi elettronici di registrazione e misurazione.