Auto che vanno, auto che vengono. In questa girandola di novità, la Mini ha mostrato di recente le nuove Cooper e Countryman. Si tratta di due modelli cruciali nell’offerta commerciale del marchio, visto il forte appeal economico. Sul fronte opposto, un modello ci lascia, ovvero la Mini Clubman. Una notizia che tanto notizia non è, data la presentazione della Final Edition. Già dal nome, si intuisce cosa rappresenti l’esemplare, disponibile in tiratura limitata. Fingere che le ere non cambino significherebbe negare l’evidenza dei fatti. Lo spiega con la massima trasparenza Stephanie Wurst, numero uno del marchio britannico del gruppo BMW, a Top Gear.
Mini, un modello esce per sempre dalla produzione: chiuderà con la Final Edition
La top manager ha sottolineato che il portafoglio prodotti non è completo; tuttavia, hanno deciso di chiudere qui con la Mini Clubman. E un po’ le dispiace, guidandone una al momento, con la quale si trova benissimo. Introdotta per la prima volta nel 2007, ispirata alla Leyland Mini Clubman costruita tra il 1969 e il 1980, la vettura ha avuto una seconda serie nel 2015. Lasciati passare altri otto anni, i tempi erano maturi per il terzo atto. Che, però, non arriverà a causa del mercato. Ormai si dovrebbe accontentare delle briciole. A livello globale – ha spiegato Wurst – la Countryman registra il doppio delle immatricolazioni della sorella. E nella gamma entrerà pure la Aceman di serie, fin qui illustrata solo sotto forma di concept.
Seppur quest’ultima non abbia la pretesa di sostituirsi alla Clubman date le piccole dimensioni, possono accogliere cinque persone o addirittura sei. Avendo realizzato un’ottima macchina, desiderano concentrarsi sulla Countryman, ha concluso Wurst. Insomma, se avete coltivato la speranza di un ripensamento, vi toccherà mettervi il cuore in pace. I toni decisi e categorici utilizzati chiudono la porta a un dietrofront. L’erede indiretta della Mini Clubman si chiama Countryman, in grado di imporsi nelle concessionarie con la precedente generazione e confermata a furor di popolo.