Ministro Urso, il Governo sta trattando anche con Tesla per una fabbrica in Italia

Il Ministro Urso ha fatto sapere di essere in trattativa non solo con BYD, ma anche con Tesla per una fabbrica in Italia.
Tesla Cybertruck

Il governo italiano non si sta limitando a negoziare esclusivamente con BYD per incentivare l’istituzione di una seconda casa automobilistica in Italia. Sta infatti ampliando il proprio raggio d’azione dialogando anche con Tesla, come evidenziato dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, durante un’audizione presso la commissione Attività Produttive della Camera.

Il Ministro Urso ha sottolineato come l’esecutivo abbia intrapreso da tempo dialoghi con costruttori automobilistici di rilevanza globale, provenienti sia dall’oriente sia dall’occidente, mantenendo un filo diretto con Tesla per diversi mesi. Ha inoltre menzionato che i feedback ricevuti fino a questo momento sono estremamente positivi, pur rimarcando che si tratta di una fase ancora aperta.

Il Governo italiano sta trattando anche con Tesla per una fabbrica in Italia

Nuove Tesla Model 3

L’interesse dell’amministrazione verso l’azienda guidata da Elon Musk non è una novità. L’attuale situazione di stallo che Tesla sta vivendo in Germania con la sua Gigafactory potrebbe rappresentare una leva strategica per l’Italia, al fine di attrarre maggiormente l’attenzione dell’azienda. Il Ministro ha infatti citato specificamente le problematiche legate allo stabilimento tedesco durante il suo discorso, rivelando che una città in Germania ha declinato un progetto di espansione dell’impianto di assemblaggio europeo di Tesla, una circostanza che potrebbe indirizzare decisioni future del gruppo.

Per quanto concerne il dialogo con i produttori cinesi, che ammontano a tre, è stato rivelato che rappresentanti di queste aziende hanno effettuato visite in Italia l’anno scorso per esplorare potenziali opportunità di investimento. Tuttavia, è già noto che per BYD l’apertura di un ulteriore impianto in Europa sarà condizionata dalle dinamiche di mercato, considerando che lo stabilimento ungherese diventerà operativo nei prossimi anni. Solo allora sarà possibile valutare l’eventuale necessità di incrementare la produzione per soddisfare la domanda europea.

L’ambizione principale del governo resta quella di stimolare una rinascita del comparto automotive italiano, supportando così l’intera filiera produttiva e preservando i livelli occupazionali. Nonostante le trattative in atto con Stellantis per accrescere il volume produttivo nazionale e portarle ad 1 milioni di unità all’anno, l’esigenza di un ulteriore intervento resta pressante. Di conseguenza, si sta esplorando l’opportunità di accogliere un nuovo player importante nell’industria automobilistica italiana.

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