JAC Motors, pioniera nella tecnologia delle batterie agli ioni di sodio per auto elettriche, ha annunciato l’ampliamento della sua gamma con l’introduzione della Jiwei 3 con l’unità “Na+”. La neorrivata, già disponibile con accumulatore LFP (litio-ferro-fosfato), sarà ora esportata in altri territori, a partire da Centro e Sud America. Verso il Nuovo Continente sono stati imbarcati 10.000 esemplari, a conferma del crescente interesse mostrato verso questa tecnologia innovativa.
Batterie al sodio: sbarca il primo modello fuori dalla Cina
Attualmente, JAC è l’unico operatore dell’industria a commercializzare una full electric con batterie agli ioni di sodio. I portavoce esprimono totale fiducia circa il potenziale della tecnologia. Il presidente del marchio Jiwei, Xia Shunli, la ritiene una valida opzione alternativa alla comune tipologia LFP, che abbiamo ormai imparato a conoscere da quando le BEV si sono ritagliate un posto di rilievo nel comparto dei motori. Nella fattispecie, la Jiwei 3 prevede due differenti livelli di potenza tra cui scegliere, da 100 e 136 CV. In abbinamento, altrettanti tagli di accumulatore, da 41 e 51,5 kWh.
Per andare a colpo sicuro l’azienda orientale ha pensato di affidarsi agli specialisti di Hina Battery, che hanno fabbricato delle batterie agli ioni di sodio aventi una densità energetica di 120 Wh/kg e una ricarica dal 10 all’80% in soli 20 minuti. L’avvento in territorio americano costituisce un passo importante. Qualora il responso di pubblico fosse positivo, allora verrebbero forse a crearsi i presupposti per una diffusione su scala planetaria. La partnership siglata tra gli operatori è un passo avanti significativo nello sviluppo e nella messa in commercio della tecnologia al di fuori della Repubblica del Dragone.
Sul potenziale hanno mostrato fiducia pure Stellantis e CATL, che attendono curiosi di conoscere il responso ottenuto da JAC Motors. In confronto alle formule tipiche, le batterie agli ioni di sodio hanno il pregio di essere più economiche e sostenibili. Di conseguenza, laddove rispondessero ai requisiti qualitativi degli acquirenti, le BEV del domani potrebbero costare sensibilmente meno.